Strage di Erba, le tre prove che possono ribaltare la sentenza. La confessione, il testimone e l'auto: ecco cosa non torna

di Mario Landi
Giovedì 29 Febbraio 2024, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 09:01 | 1 Minuto di Lettura

L'accusa

Opposta la tesi della procura generale di Brescia. «Incontrovertibilmente falsa» è la narrazione sulla dinamica dell'omicidio della vicina di casa Valeria Cherubini. Opposta la posizione della procura generale. Le confessioni sono »dettagliate« fino alla descrizione «di ogni minimo e più atroce particolare» sono «spontanee, coerenti, e non indotte da suggerimenti od altro, ritrattate senza alcuna ragione o prova convincente, se non una scelta difensiva diversa», e «non certo frutto di pressioni» si legge nelle motivazioni della Cassazione. In ben 11 documenti manoscritti e in una lettera, Olindo rende ulteriori ammissioni e il suo acredine contro la famiglia Castagna-Marzouk emerge sulla Bibbia. Viene ritenuta veritiera dalla procura generale la scena registrata in cui Rosa mima il modo in cui ha accoltellato alla gola il piccolo Youssef, così come le parole «più colpivo e più mi sentivo forte».

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