Striscia la Notizia compie 35 anni: dal caso Wanna Marchi a Giambruno, tutti i tapiri, i servizi e i fuorionda che hanno fatto storia

Striscia la Notizia compie 35 anni: dal caso Wana Marchi a Giambruno, tutti i tapiri, i servizi e i fuorionda che hanno fatto storia
Striscia la Notizia compie 35 anni: dal caso Wana Marchi a Giambruno, tutti i tapiri, i servizi e i fuorionda che hanno fatto storia
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Sabato 11 Novembre 2023, 13:03 - Ultimo aggiornamento: 16:31

Striscia la Notizia compie 35 anni: un programma satirico di successo che nel tempo è diventato un punto ferma del palinsesto di Canale 5 ma anche della televisione italiana nel suo complesso. Negli anni i suoi servizi hanno fatto divertire, ma anche svelato truffe e portato alla luce scandali, tra inchieste, "papere" e fuorionda che rimarranno senza dubbi nella storia della tv.

Il caso Wanna Marchi

Popolarissima negli anni ottanta e novanta, tanto da guadagnarsi il soprannome di «regina delle televendite» Wanna Marchi fu più volte giudicata responsabile di truffe connesse alla sua attività, ed è stata condannata a diverse pene detentive. 

È del 1996 la costituzione della società Ascié s.r.l., tra i cui soci figurano la figlia Stefania Nobile e Mário Pacheco do Nascimento. È proprio con questa società la Marchi trasformò le televendite in veri e propri spettacoli televisivi. Cinque anni dopo, nel 2001, esce lo scoop di Striscia la notizia: grazie alla collaborazione di una donna, Fosca Marcon, che si finse interessata ai servizi della società, le telecamere nascoste e registrazioni telefoniche di Striscia portarono alla luce la condotta della società di Marchi, la cui figlia Stefania Nobile prospettò alla fine cliente enormi disgrazie nel caso in cui non fossero stati presi provvedimenti contro il malocchio. 

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Si scoprì così che la Ascié srl, tramite una vendita televisiva di numeri ritenuti fortunati per il lotto, aveva indotto molte persone a pagare ingenti quantitativi di denaro in cambio di talismani, amuleti e kit contro le influenze maligne.

Venivano in pratica vendute bustine di sale da cucina, rametti di edera e oggetti simili, prescirvendo ai clienti - spesso persone fragili - di utilizzarli tramite specidici ritruali, la cui funzione avrebbe dovuto essere quella di scacciare il malocchio. 

Il Tapiro alla Ferragni per gli escrementi della cagnolina

Era il "lontano" 2017 e la relazione tra Chiara Ferragni e Fedez era più fresca ma ugualmente chiacchierata: i due già vivevano a Milano e sul rapper circolavano voci circa una presunta omosessualità.

Valerio Staffelli raggiune la coppia italiana più discussa sul web, e consegna loro uno sei duoi celebri 'Tapiri d'Oro', ma questa volta non per Fedez sarebbe stato addirittura il quarto), ma per Chiara. Il motivo è semplice: anche se la Ferragni nega, secondo quanto riferito dai suoi vicini, avrebbe fatto fare i bisognini al suo carlino Matilda - morta tra l'altro pochi mesi fa -  nel giardino interno del condominio, ed è per questo che Staffelli le consegna una paletta. Tra battute e allusioni, dai sondaggi scherzosi su Instagram circa la presunta omosessualità di Fedez, fino ai piedi di Chiara Ferragni, il servizio continua tra grosse risate.

 

 

Ilary Blasi, Totti e il caso dei Rolex 

Il tormentone che ha segnato per settimane la rottura di una delle coppie più amate d'Italia - sicuramente la più amata della Capitale - è stata la vicenda dei Rolex, tra "sparizioni", "affidi condivisi", accuse reciproche e smentite.

Striscia non può certo non approfittarne per consegnare il Tapiro d'oro ad entrambi i due coniugi. A Francesco Totti, l’inviato Valerio Staffelli ammicca: «Non lo dica a Ilary, altrimenti le fa sparire anche questo…». «Lei è della Magica, ma la magia l’ha fatta Ilary che le ha fatto sparire tutti gli orologi», lo incalza Staffelli. 

Ma Totti risponde con un sibillino: «Dici? Vediamo…». A quel punto l’inviato gli chiede se gli danno più fastidio gli sfottò dei laziali o i post social della madre dei suoi tre figli: «Non guardo niente, né gli uni né gli altri. Sto sopra le parti». Il servizio andrà in onda domani sera. Il tapiro è poi toccato anche a Ilary, più recenetemente. Il primo "trofeo" della stagione 2023 di Striscia va proprio a lei, che ne dà notizia postando la celebre statuetta nelle sue stories chiedendo ai followers  «Sicuri che sia per me?». 

«Ora dovrete tenerli in affidamento “congiunto”», l'ha incalzata l’inviato al momenti della consegna.  «Non ci ho capito niente, faremo come con i figli», replica ironicamente lei, che però rivela: «Non è vero che non si sa il numero degli orologi: presto lo scoprirete».

I borseggi a Milano

Restano nella scorsa stagione di Steiscia, tra i servizi che hanno fatto più discutere c'è sicuramente quello realizzato da Valerio Staffelli sulle borseggiatrici delle metropolitane di Milano, con l’intento di smascherarle e mettere in guardia i cittadini da questa piaga sempre più diffusa nelle grandi città. Servizi che hanno permesso di sventare 14 furti e di ritrovare 37 documenti tra passaporti, carte d’identità, bancomat e carte di credito. Un caso mediatico che ha dato vita a veri e propri tormentoni sui social, anche da parte di influencer stranieri in vacanza in Italia.

Il caso Giambruno

Last but not least...come non citare il caso politico-mediatico dell'anno? Uno di quei momenti in cui all'opinione pubblica diventa chiaro quanto siano fragili gli equilibri che tengono insieme il sistema politico e mediatico e come una trasmissione leggera come Striscia possa arrivare ad avere il peso di un "fatto politico".

Moltissimo è stato detto sul caso. Lasciamo allora parlare Antonio Ricci, con la dichiarazione rilasciata qualche giorno dopo il polverone sul fuorionda: «Del caso ‘Fuorionda Giambruno’ ho letto ricostruzioni mirabolanti, complottarde, a volte incredibili, ma tutte divertenti. Vorrei anch’io fornire la mia versione, naturalmente senza nessuna pretesa di esser creduto, ci mancherebbe, ma solo per dare un contributo al dibattito. Il fatto, secondo me - ha spiegato Ricci - si sarebbe svolto così. Mercoledì mattina sulla scrivania mi trovo la rivista Chi (secondo alcuni house organ della fam. Berlusconi) con in prima pagina la foto del first gentleman in un campo di grano, a guisa di papaverone o spaventapasseri. All’interno veniva esaltato il cuore ‘gitano’ e il ciuffo del giornalista che sarebbe priapescamente cresciuto con gli ascolti. ‘Acciderbola’ – ho pensato – ‘l’astuto cardinal Signorini si sta preparando a celebrare una beatificazione’. Siccome sono un laico, specie in estinzione, ho una naturale diffidenza verso i nuovi santi, ricorderete il ‘Caso Soumahoro’. Ho pensato subito di utilizzare l’antidoto. Da una fortunosa pesca estiva avevo due fuorionda del giornalista in frigo. Li ho usati. Così come son solito fare. Come quello di ‘Buttiglione-Tajani’ che Berlusconi dichiarò esser la causa della caduta del suo governo”.

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