Accoltellò un giovane nella villa comunale per uno sguardo di troppo: divieto di accesso ai parchi

Accoltellò un giovane nella villa comunale per uno sguardo di troppo: divieto di accesso ai parchi
​Accoltellò un giovane nella villa comunale per uno sguardo di troppo: divieto di accesso ai parchi
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Lunedì 23 Ottobre 2023, 15:06 - Ultimo aggiornamento: 15:07

I poliziotti della divisione anticrimine della questura di Taranto hanno notificato un provvedimento di divieto di accesso nelle aree urbane emesso dal questore Massimo Gambino, nei confronti di un giovane accusato di aver accoltellato un 18enne tunisino il 30 settembre dello scorso anno all'interno della villa Peripato.

Il destinatario del provvedimento fu sottoposto a fermo insieme a tre presunti complici con l'accusa di tentato omicidio e di porto abusivo di armi.

Poiché «il grave episodio di violenza - spiega la questura - è avvenuto all'interno di una villa pubblica e nelle immediate vicinanze di un esercizio commerciale alla presenza di molte persone, tra cui famiglie con bambini e comitive di giovani, tale condotta ha, tra l'altro, costituito un serio pericolo per l'ordine e la sicurezza pubblica, oltre ad indicare un'elevata pericolosità sociale del soggetto. Per questi motivi il questore di Taranto ha interdetto allo stesso l'accesso ai pubblici esercizi con somministrazione di alimenti e bevande, quali bar, pub, ristoranti, nonché ai locali di pubblico intrattenimento, presenti all'interno della Villa Peripato per un periodo di tempo di 24 mesi a decorrere dalla data di notifica del provvedimento».

Cosa successe

Il giovane tunisino fu picchiato e accoltellato dopo una lite per «uno sguardo di troppo». Uno degli indagati avrebbe poi intimato alla vittima di inginocchiarsi e chiedere perdono. I poliziotti hanno notificato lo stesso provvedimento di divieto di accesso in una circoscritta area del Comune di Taranto, per un periodo di dodici mesi, ad un altro giovane che il mese scorso fu posto agli arresti domiciliari perché ritenuto presunto responsabile del reato di detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

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