Commissari e sindacati
Incontro al ministero per parchi e bonifiche

Commissari e sindacati Incontro al ministero per parchi e bonifiche
di Alessio PIGNATELLI
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Lunedì 27 Novembre 2017, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 18:16
Mise tra sindacati e Commissari straordinari dell’Ilva per approfondire le tematiche della bonifica esterna al perimetro di cessione. Domani, sempre a Roma, giornata divisa in due parti: la mattina, le organizzazioni sindacali si confronteranno con i rappresentanti di ArcelorMittal, capofila della cordata Am InvestCo, sul piano industriale; il pomeriggio, invece, focus sul piano ambientale.
Inizio di settimana decisamente importante per la vertenza del siderurgico. Non decisiva, in quanto ormai è palese come i tempi siano condizionati dalla decisione dell’Antitrust europeo su eventuali concentrazioni sul mercato dell’acciaio. Però, soprattutto domani, si dovrà necessariamente entrare più nei dettagli del futuro dell’Ilva, in particolare dello stabilimento tarantino.
Oggi alle 18, quindi, i rappresentanti delle tute blu incontrano l’Amministrazione straordinaria. A quest’ultima, come risaputo, competono gli interventi di ambientalizzazione e riqualificazione delle aree esterne al perimetro di cessione. Delle aree interne, contestualmente, se ne occuperà, invece, Am InvestCo col piano ambientale. C’è però la novità che il ministro allo Sviluppo economico Calenda ha voluto fortemente.
Si tratta dell’anticipo dei lavori propedeutici per la copertura dei parchi minerari: per accelerare i tempi e slegarli dalla tempistica della procedura di trasferimento degli asset, inizieranno subito i lavori e l’investimento finanziario sarà fornito dalle casse dell’Amministrazione straordinaria che poi si rivarrà su Am InvestCo una volta che sarà subentrata ufficialmente. I tempi della copertura previsti dal piano ambientale approvato dal decreto della presidenza del Consiglio dei ministri sono di tre anni.
I rappresentanti di ArcelorMittal, però, hanno confermato la possibilità di completare l’opera entro fine 2020. Tutti i dettagli del progetto - quasi certamente ricalcherà quello già affidato all’azienda Cimolai nel novembre 2013 - non sono emersi e il summit di oggi potrebbe essere la volta buona.
Domani, invece, intensa giornata romana che partirà alle ore 9. Si affronterà innanzitutto il piano industriale e i sindacati sperano di poter avere un contraddittorio più serrato con ArcelorMittal rispetto agli ultimi incontri.
Le intenzioni del colosso dell’acciaio sono queste: aumento della produzione di acciaio liquido dagli attuali livelli a 6 milioni di tonnellate per anno entro il 2018 e mantenimento di tale livello fino alla completa implementazione del piano ambientale entro agosto 2023. Successivamente, aumento della produzione di acciaio liquido a 8 milioni a cui verrà aggiunta la lavorazione di bramme e coils a caldo importati da altri impianti di ArcelorMittal e da altri fornitori per massimizzare la produzione nelle linee di finitura: obiettivo è raggiungere volumi di spedizione di prodotti finiti a 8,5 milioni di tonnellate entro il 2020 aumentando gradualmente per raggiungere 9,5 milioni entro il 2023.
 
Una volta portato a termine il piano ambientale, inoltre, prevista la riaccensione di Afo5 (chiudendo Afo2) per raggiungere una produzione di 8 milioni di tonnellate a Taranto.
Nel pomeriggio, infine, si discuterà del piano ambientale. Che non si riduce, chiaramente, alla copertura dei parchi seppure si tratta dell’opera più simbolica. Solo dopo martedì si potrà capire lo stato della trattativa Ilva. Sempre, però, con un occhio a Bruxelles dove si gioca una partita altrettanto decisiva per le sorti di questa vertenza.
 
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