Davide Tabarelli: «Ex Ilva l'acciaieria più pulita d'Europa». Bufera sulle parole di uno dei commissari

Davide Tabarelli: «Ex Ilva l'acciaieria più pulita d'Europa». Bufera sulle parole di uno dei commissari
di ​Domenico PALMIOTTI
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Giovedì 28 Marzo 2024, 08:28

Esordisce parlando di «acciaieria più pulita del mondo». Davide Tabarelli, uno dei tre commissari di Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria, lo dice subito. Lo fa prendendo la parola, dopo la messa dell'arcivescovo Ciro Miniero, dal palco del precetto pasquale in fabbrica e lo ribadisce ai giornalisti appena sceso dallo stesso palco. È una frase «molto rischiosa», riconosce Tabarelli, ma «mi sono preso questo rischio, provocando quelli che, teoricamente, sono i miei nemici ma anche amici. Noi dobbiamo trovare con l'ambiente un dialogo, dei comuni denominatori, a partire dal fatto che tutti riconosciamo in questo Paese che la società ha bisogno di crescere e di fare ricchezza per gli investimenti». Partendo dalle bonifiche, rileva, dove «abbiamo dei casi tipo Bagnoli».
Intanto, malgrado gli investimenti, la fabbrica ancora un nervo ambientale scoperto. Lo dichiara l'arcivescovo Miniero nell'omelia del precetto. Ma lo evidenzia il sindaco Rinaldo Melucci nella lettera al ministero dell'Ambiente sull'aumento del benzene, lo sottolinea l'Arpa Puglia nel report sul 2023 e lo conferma l'inchiesta della Procura della Repubblica, che nello stabilimento ha inviato i Carabinieri del Noe.
«La situazione è difficile - prosegue Tabarelli -. Ci sono dei paradossi: abbiamo investito quasi due miliardi in ambientalizzazione, ma l'impianto funziona non perfettamente. Abbiamo bisogno di tempo per risolvere questi problemi».

Le dichiarazioni di Tabarelli

E sui picchi di benzene attribuiti alle cokerie dell'ex Ilva? «Siamo al corrente, leggiamo i giornali, siamo attenzionati, ed è uno dei problemi che stiamo seguendo - afferma il commissario -. Ma bisogna sempre dire, e tutti lo dicono, che i limiti di legge sono rispettati. Mi interesso di acciaio dal Cip6 92, quando questo stabilimento ha preso tanti soldi, pagati dalle bollette degli italiani, per finanziare i progetti di recupero dei fumi e fare degli impianti che sono adesso quello che ho detto: l'acciaieria più pulita del mondo».
E quando enuncia quest'ultimo concetto dal palco, Tabarelli puntualizza: «Lo dico per tutti quelli che ci hanno lavorato in passato. Abbiamo aperto l'ufficio studi con Quaranta e stimato che ci hanno lavorato circa 200mila persone. Questa è ricchezza, sostenibilità, politica industriale». Una fabbrica che nel tempo «ha dato lavoro e progetto di vita a centinaia di migliaia di persone», rileva Tabarelli.
E oggi? «Abbiamo incontrato dei vostri clienti che vi vogliono bene - dice Tabarelli ai dipendenti -. Questo è uno stabilimento che tutta Italia vuole. Al Nord come al Sud c'è volontà di investire su questa fabbrica».
L'ex Ilva «non è un impianto italiano.

Quello che è cambiato negli ultimi due anni con la politica industriale europea, è che Taranto è diventata una questione europea», sostiene Tabarelli, per il quale le risorse in arrivo sono «più di una schiarita».

L'ex Ilva, prosegue, «è un patrimonio europeo perché l'acciaio viene riconosciuto strategico». E il fatto che Acciaierie sia stretta tra amministrazione straordinaria e stato di insolvenza, con impianti fermi ed una produzione rasoterra, non allontana la necessità di decarbonizzare l'acciaio. «La decarbonizzazione, per chiunque fa energia, negli ultimi 50 anni è diventata l'obiettivo - risponde Tabarelli -. Tutti vorremmo poco carbonio e più idrogeno. Il problema è trovarlo».
Bordate a partire da Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Pd: «Eccolo l'uomo del negazionismo più becero. Come purtroppo volevasi dimostrare, la nomina di Tabarelli è stato un messaggio chiaro di questo governo alla città: la decarbonizzazione, l'ambiente e la salute non sono più una priorità. E la frase scioccante pronunciata oggi non è altro che la dimostrazione di questo cambio di rotta. Verrebbe amaramente da dire che se l'ex Ilva è l'acciaieria più pulita al mondo, Tabarelli è il miglior Commissario possibile».
Gli ha fatto eco Francesca Viggiano, vice presidente dell'Assemblea Partito Democratico regionale ed ex assessore della giunta Melucci. Viggiano punta il dito contro le dichiarazioni di Tabarelli considerate sbeffeggianti e oltraggiose: «Non bastano i livelli occupazionali ai minimi storici, i livelli di inquinanti oltre soglia, l'indotto stremato, la gravissima situazione sanitaria. No, dobbiamo anche essere oltraggiati, sbeffeggiati, presi in giro. E chi ci dovrebbe rappresentare continua a svicolare, continua a strizzare l'occhio al Governo». Infine, anche il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio boccia pesantemente le parole di Tabarelli: «Definire l'ex Ilva di Taranto l'acciaieria più pulita al mondo, suona come una beffa verso un'intera comunità. Una sfida lanciata verso chi da anni lotta contro un pesantissimo impatto ambientale e sanitario; una sfida verso chi chiede e si impegna per un modello produttivo sostenibile e diversificato».
 

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