La nuova Ilva è pronta. Dopo il versamento dell'assegno di Invitalia in cui si formalizza l'ingresso dello Stato in quella che si chiama "Acciaierie d'Italia", è il turno del consiglio d'amministrazione. Si va verso la conferma delle anticipazioni delle ultime ore: nell'assemblea ci sarà Franco Bernabé alla presidenza e Lucia Morselli dovrebbe restare amministratore delegato: molto improbabile, infatti, uno stravolgimento già da adesso.
Il nuovo cda
L'assemblea deve nominare sei consiglieri, tre in quota ArcelorMittal Italia e tre in quota governo. La rosa del governo che ancora ieri non era completa, sarà composta oltre che da Bernabè, da Stefano Cao, ad uscente di Saipem, e Carlo Mapelli, docente del Politecnico di Milano.
Dopo lo sblocco del dossier dell'ex Ilva e la nascita della partnership pubblico-privata, la nuova società dovrà ora affrontare tutti i nodi lasciati in sospeso per la gestione del più grande stabilimento siderurgico d'Europa a Taranto.
Sull'ex Ilva preme poi il completamento del piano ambientale che dovrà essere aggiornato dopo le modifiche del piano industriale. Anche quest'ultimo dovrà essere discusso con i sindacati nell'ottica di una riqualificazione green.
E infine c'è il capitolo giudiziario, con la decisione del Consiglio di Stato che dovrebbe arrivare il 13 maggio prossimo sullo stop dell'area a caldo, la parte più inquinante dello stabilimento di Taranto, chiesto dal sindaco della città.