Libri che passione: arriva Libromat, per “prelevarli” a tutte le ore

Sarà inaugurato nel centro storico di Martina Franca il primo distributore automatico dedicato ai lettori

Il prossimo 25 maggio si inaugurerà in pieno centro storico di Martina Franca il primo punto di bookcrossing accessibile elettronicamente 24 ore su 24. “Libromat”, si chiama così l’iniziativa, è un vero e proprio distributore automatico di...
Il prossimo 25 maggio si inaugurerà in pieno centro storico di Martina Franca il primo punto di bookcrossing accessibile elettronicamente 24 ore su 24. “Libromat”, si chiama così l’iniziativa, è un vero e proprio distributore automatico di...
di Michele LILLO
4 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Maggio 2024, 20:50

Il prossimo 25 maggio si inaugurerà in pieno centro storico di Martina Franca, provincia di Taranto, il primo punto di bookcrossing accessibile elettronicamente 24 ore su 24. “Libromat”, si chiama così l’iniziativa, è un vero e proprio distributore automatico di libri, opera dell’associazione “Riflessi d’arte” che ha riconvertito un piccolo locale facente parte della “Casa delle arti”, luogo in Via Arco Casavola gestito e ristrutturato con fondi di amici e sostenitori dall’associazione culturale che, tra gli altri, organizza da 14 anni il Festival dell’Immagine. Un’idea semplice ma a tratti rivoluzionaria perché fuori dagli schemi.

Come funziona

A pochi passi dalla Basilica di San Martino, grazie all’impegno dei volontari, si può ciclicamente partecipare a presentazioni letterarie, mostre d’arte, laboratori per grandi e bambini, ed ora anche scambiare libri in libertà e con il giusto confort.

A spiegare l’idea è il presidente di Riflessi d’arte, Tonio Cantore: «Ho immaginato questo posto e, in accordo con tutto il direttivo, abbiamo deciso di creare questa isola letteraria in pieno centro. Non si tratta solo di un punto dove scambiare testi e dedicarsi alla lettura ma – sottolinea Cantore – di un vero e proprio messaggio alla città contenuto in un presidio che abbiamo voluto inserire nella sua parte più bella e antica».

Libromat verrà inaugurato nel pomeriggio del 25 maggio prossimo con alcuni momenti dedicati agli amanti della lettura. Alle ore 17.30 la scrittrice Antonella Colucci creerà un momento di letture interattive con bambini dai 6 ai 12 anni dal titolo “Un libro chiama l’altro”, mentre alle 19 verrà ufficialmente aperto il distributore con “La schiusa dei libri” dello scrittore Raffaello Mastolonardo. È lo stesso presidente di Riflessi d’arte a spiegare il funzionamento di Libromat: «Abbiamo arredato una stanza della Casa delle arti con librerie e accessori, l’accesso alla stessa è possibile ai soci e ai simpatizzanti attraverso una tessera magnetica che può essere richiesta alla segreteria di Riflessi d’arte contattando i numeri 3283422272 o 3488575283. Ogni utente può prelevare libri, lasciare quelli già letti o donarli riponendoli all’interno».

Si potranno donare e scambiare libri di narrativa italiana e straniera, narrativa per ragazzi, romanzi storici, thriller, gialli e libri autobiografici mentre non potranno essere lasciate enciclopedie, testi scolastici, libri di cucina o testi in cattivo stato.

Libromat sarà videosorvegliato e al suo interno sarà possibile lasciare messaggi su una bacheca, richiedendo libri o commentando semplicemente l’iniziativa, e obbligatorio compilare un registro sul quale annotare i libri presi in prestito o lasciati o donati. Un presidio culturale ad accesso libero seppure controllato che nasce tra le vie spesso indicate come quelle della movida, e descritte come occupate da giovani chiassosi e intenti a bere alcolici: «Abbiamo voluto dare un segnale alla città, ai giovani di Martina Franca, alle famiglie ma anche a tanti turisti che ci vengono a trovare nei loro percorsi nel centro storico. Collaborare e creare nuove occasioni culturali – conclude Cantore – è basilare per fare in modo che lo stesso possa essere vissuto da tutti nel rispetto di chi risiede, avendo come filo conduttore la cultura che è e dovrà sempre essere base fondante del vivere nella nostra città».

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