Bollette gas e luce, cosa fare con la fine del mercato tutelato: come cambiare contratto e risparmiare. La guida

Rimarranno protette le persone vulnerabili. Per il passaggio al mercato libero bisogna valutare diverse offerte: ecco come fare

Il conto di una bolletta di gas e luce
Il conto di una bolletta di gas e luce
di Giacomo Andreoli
8 Minuti di Lettura
Domenica 26 Novembre 2023, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 1 Dicembre, 12:26

Si avvicina la scadenza del mercato tutelato dell'energia. Dal 1° gennaio scatterà la fine del regime di massima tutela per il gas e contemporaneamente partiranno le aste per i nuovi operatori sull'energia elettrica. Per quest'ultima, però, il passaggio vero e proprio al mercato libero dovrebbe avvenire durante la prossima estate, grazie a una proroga "tecnica" a cui sta lavorando il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. L'apposito decreto Energia che contiene il provvedimento dovrebbe arrivare dopodomani, martedì 28 novembre.

L'obiettivo è continuare il più possibile a tutelare almeno 8,7 milioni di persone con i prezzi della luce calmierati dall'Autorità per l'energia, che hanno protetto negli ultimi anni dagli aumenti esagerati. Sul decreto è in corso un interlocuzione tra l'Unione europea e il governo italiano, che riguarda il rispetto dei vincoli del Pnrr (che prevede di superare il regime di massima tutela sulla luce nel 2024).

Altro nodo è anche quello del rinnovo delle concessioni per i settori idroelettrico e geotermico. Settori per cui Bruxelles, nonostante il ministro Gilberto Pichetto non confermi, secondo fonti del Mase preme per far aprire alle Regioni italiane gare internazionali, evitando le possibili proroghe previste dal nuovo Dl Energia. Nulla da dire da parte dell'Ue, invece, sulla volontà di ripartire con le trivellazioni nell'Adriatico, nonostante le critiche di ambientalisti ed esperti su inquinamento e poca utilità della misura. Ma, tornando alle bollette, cosa succede con la fine del regime di maggior tutela? Quali tecniche si possono seguire per risparmiare nel mercato libero?

Riscaldamenti, come risparmiare? Ecco i consigli per tenere la casa calda con bollette meno pesanti

Bollette, cosa sono mercato tutelato e libero

Il regime di mercato tutelato prevede che le tariffe siano stabilite dall'Arera che le aggiorna ogni tre mesi per la luce e ogni mese per il gas. Nel libero mercato il prezzo è contrattato direttamente con l'azienda fornitrice e può essere fisso o variabile.

L'informazione più importante da conoscere è che non ci sarà alcuna interruzione della fornitura per chi non passa dal mercato tutelato a quello lubero. Quando finisce la tutela chi non ha scelto sarà assegnato al servizio a tutele graduali.

In ogni caso è consigliabile informarsi tramite gli strumenti messi a disposizione proprio dall’Arera.

Al momento per i clienti domestici non vulnerabili di gas naturale (famiglie e condomini) il superamento della tutela di prezzo è previsto da gennaio 2024, per i clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica a partire da aprile 2024 (con le aste che partiranno però già a gennaio), mentre per le microimprese di energia elettrica il servizio di maggior tutela si è concluso ad aprile 2023 (per le piccole imprese era già terminato nel 2021). 

Il mercato libero dell'energia è invece in mano alle aziende private, con tariffe che oggi, a differenza del passato, non sempre risultano più convenienti di quelle del regime tutelato.

Energia: mercato libero o tutelato? Un italiano su quattro non conosce la differenza

Cosa cambia per vulnerabili e meno abbienti

In ogni caso le persone vulnerabili continueranno ad avere i prezzi calmierati, se vorranno, sia per il gas che per la luce. Sono tutti quei cittadini che si trovano in condizioni economiche svantaggiate (come i percettori di bonus), sono soggetti con disabilità, hanno un'utenza in una struttura abitativa di emergenza o hanno più di 75 anni. Questi soggetti verranno trasferiti automaticamente nel Servizio di tutela della vulnerabilità dell'Arera, fermo restando la possibilità di scegliere un contratto nel mercato libero.

Per loro ci sarà un prezzo variabile su base mensile, in base alla media dei valori consuntivi al prezzo sul mercato all'ingrosso italiano. A questo si sommano le tariffe definite dall'Arera per il trasporto del gas, la commercializzazione e gli oneri generali di sistema, ma anche le imposte determinate per legge.

«Se andrà come nelle gare per le 1,6 milioni di micro- imprese avvenute a dicembre 2022 - ha spiegato al Il Correire della Sera Gionata Picchio, vice-diretttrice di Staffetta Quotidiana - le aziende faranno gare al ribasso e quindi restare nel Servizio a tutele graduali (e quindi non scegliere) potrebbe far risparmiare rispetto alla tariffa attuale. Di fatto l'alternativa per i clienti finali sarà tra un esito poco competitivo delle aste, in cui poco cambierà rispetto all'attuale regime di tutela, e un esito molto competitivo, in cui la loro situazione migliorerà».

Come risparmiare sulle bollette (in vista del nuovo rialzo sul gas). Forno, frigorifero, lavatrice: i consigli

Cosa succede se non si sceglie l'operatore

Chi non sceglierà nulla verrà trasferito in maniera automatica su una fornitura "Placet" (un regime transitorio a prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) con lo stesso venditore che già gli forniva energia. A quel punto i prezzi saranno liberamente decisi dal venditore e rinnovati ogni 12 mesi. La struttura del prezzo è stabilita dall'Arera, così come le condizioni contrattuali, le garanzie e la rateizzazione.

Prezzi alti, meno sprechi: la sostenibilità diventa abitudine

I consigli per scegliere la migliore offerta sul mercato libero

I clienti che sono interessati dal passaggio hanno già ricevuto dai venditori una lettera in cui sono illustrate le possibili offerte e alcuni chiarimenti sulle scadenze. Si può accettare l'offerta proposta dal proprio venditore, che potrebbe essere la migliore del momento. In alternativa si può scegliere una qualsiasi offerta del mercato libero sia con l'attuale venditore sia con un altro operatore. 

Secondo, Diego Pellegrino, esperto di mercato energetico dell'Associazione Reseller e Trader dell'Energia, nel regime libero «ci sono molte opportunità da cogliere e non sempre si tratta di acquistare energia o gas al miglior prezzo, ma se è l'unica cosa che interessa ci sono due strade». La prima, per l'esperto, è «scegliere un’offerta a prezzo fisso, che mette al riparo da eventuali aumenti, ma bisogna anche sapere che se i prezzi dovessero scendere o rimanere più o meno costanti, si pagherebbe qualcosina in più di chi avesse scelto il prezzo variabile».

La seconda è «scegliere un’offerta a prezzo variabile significa solo avere una maggiorazione (spread) rispetto al Pun (prezzo unico nazionale) che è sempre pubblicato e visibile sul sito del Gestore dei mercati energetici alla pagina https://www.mercatoelettrico.org/it/Statistiche/ME/DatiSintesi.aspx. Questo è un prezzo che varia ogni mese.
Per trovare il contratto giusto è possibile cercare sia sul web per chi ha dimestichezza, oppure rivolgersi o ad un agente o ad uno store che fa esattamente questo mestiere. Sul web i prezzi dovrebbero essere sicuramente più convenienti, ma se si preferisce avere un riferimento fisico al quale rivolgersi per ogni necessità, non esitate ad optare per la seconda alternativa. Uno strumento molto reclamizzato è il portale offerte di Area al seguente link: https://www.ilportaleofferte.it/portaleOfferte/».

Centinaia di bollette abbandonate in uno scatolone a Prati: le buste chiuse con nome e indirizzo. Le Poste: «Non siamo i responsabili»

Le altre tecniche

«Questo portale - aggiunge Pellegrino - è sicuramente una buona base di partenza, ma il confronto tra le offerte a prezzo fisso e quelle a prezzo variabile non può essere fatto perché si basano su previsioni future fatte oggi ed a consuntivo potrebbero essere anche molto differenti. La scelta tra le due tipologie contrattuali più che economica, dovrebbe essere basata più sulle aspettative di prezzo che uno desidera avere. Se il prezzo fisso è qualcosa che vi permette di gestire al meglio il budget famigliare perché con spesa certa per almeno 12 o 24 mesi, allora fatelo senza indugi».

«Se il prezzo non è l’unica cosa che interessa, perché si è alla ricerca di interventi di risparmio energetico, condizionatori o caldaie, fino ad arrivare ad un impianto fotovoltaico - argomenta l'esperto - ecco che il mercato libero fa al caso vostro, perché è pieno di opportunità da cogliere in base alle vostre specifiche esigenze. Anche in questo caso o tramite il Web, o tramite Store o Agenti di vendita vi sarà possibile venire a conoscenza delle varie tipologie di offerta presenti sul mercato».

Energia, missionari e ambientalisti contro maxi oleodotto africano progettato dalla Total, distruggerà le tombe degli antenati

Passaggio dal libero al tutelato: ci si perde o ci si guadagna?

Ma quindi con il passaggio dal mercato libero al tutelato si risparmierà o no? «La fine del regime tutelato - secondo Marco Vignola dell'Unione Nazionale Consumatori - potrebbe portare a un aumento dei prezzi dato che viene eliminato il ruolo che Arera e Acquirente Unico hanno svolto finora per contenere i rincari, che infatti sono assai minori rispetto al mercato libero come attestano i dati Istat. Oggi i prezzi sono così instabili che diventa anche difficile scegliere tra prezzi fissi e variabili. Il prezzo fisso oggi è molto caro, conviene se i prezzi saliranno ancora, ma se poi dovessero scendere? Nessuno può prevedere che cosa succederà tra qualche mese».

L'Unc fa notare che, da giugno 2021 a settembre 2023, la luce del mercato libero è rincarata del 109,6% contro il 21,3% del tutelato. Di opinione diversa Pellegrino. «Il mercato libero ha un sistema di formazione del prezzo - conclude - che è regolato da incrocio tra domanda ed offerta e con il grande numero di operatori presenti, la competizione è più che assicurata. La tariffa di tutela, ha in se due profonde discrasie, in primis non è una tariffa e poi (in secundis) non tutela. Quindi è nata male fin dalle sue origini, perché è stata battezzata così, forse, per creare i problemi che stiamo vivendo oggi. Trovo quindi molto facile dimostrare che la Tutela non ha tutelato qualcuno quando in piena pandemia energetica i prezzi sono decuplicati, mentre il 67% delle famiglie Italiane che erano sul mercato libero hanno beneficiato di una vera “tutela” perché hanno avuto condizioni economiche sicuramente di difesa dall’aumento devastante dei prezzi».

Il podcast Bollette, risparmiare in vista dei nuovi rincari (di 355 euro l'anno)

© RIPRODUZIONE RISERVATA