Il presidente Usa ha aggiunto che «non accetteremo il terrorismo come la nuova normalità, non siamo senza potere», in quanto «il mondo non accetterà attacchi terroristici ai ristoranti e ai cinema».
È inevitabile allontanare Bashar al Assad dalla Siria ma «abbiamo tutti interesse a mantenere uno Stato siriano, non vogliamo il caos», ha spiegato il presidente degli Stati Uniti auspicando una maggiore collaborazione della Russia. Anche attraverso i contatti con Arabia Saudita, Turchia, Russia ed Iran, Obama auspica l'avvio di un processo politico che possa sfociare, come primo punto, in un cessate il fuoco in Siria.
«Non è concepibile che Assad possa riguadagnare legittimità in un Paese in cui la maggior parte della popolazione non vuole più Assad - ha detto Obama -. La guerra civile non si fermerà se Assad resterà al potere. Per cui si tratta di vedere se con tutti i Paesi riuniti attorno a un tavolo, compresi l'Arabia Saudita, la Turchia e l'Iran e la Russia, così come gli Stati Uniti e altri Paesi, se possiamo instaurare un processo di transizione politica che riconosca il diritto a un nuovo governo e che possa portare a un cessate-il-fuoco nella regione».
E poi, ha proseguito Obama, «dobbiamo concentrare la nostra attenzione su questa organizzazione barbara che sta uccidendo così tante persone: la Russia non si è impegnata ufficialmente a una transizione per fare uscire di scena Assad, vedremo nelle prossime settimane se possiamo trovare un punto d'incontro, se possiamo aiutare la Russia a cambiare un po' prospettiva».
«Ovviamente siamo tutti interessati a mantenere uno Stato siriano, non vogliamo il caos totale - ha concluso -.
Abbiamo visto i problemi che sono sorti in Libano, quando l'apparato statale si dissolve abbiamo visto cosa può succedere, per cui bisogna mantenere uno Stato siriano. Dobbiamo portare avanti una transizione politica e sarà difficile, non sarà facile, però è su questo che dobbiamo concentrarci».