Stipendi, aumenti nel 2024 (fino a 200 euro) grazie alle nuove aliquote Irpef: ecco come cambierà la busta paga, le simulazioni

Con la riduzione degli scaglioni Irpef da quattro a tre salirà (ma bisogna capire quanto) la platea di coloro che pagano il 23%. L'ostacolo principale però sono le risorse disponibili

Delega fiscale, cosa cambia in busta paga? Dagli stipendi ai premi di produttività, ecco tutte le possibili novità
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di Riccardo Palmi
4 Minuti di Lettura
Martedì 8 Agosto 2023, 22:23

Con l'approvazone della delega fiscale da parte del Parlamento, la riforma della tassazione del governo Meloni entra nel vivo. Il vice ministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha ribadito l'intenzione dell'esecutivo di portare le aliquote Irpef da quattro a tre «per poi arrivare gradualmente verso la flat tax», pur rispettando la progressività richiesta dalla Costituzione.

La legge delega

La legge delega (che ha una validità di due anni) fissa solamente gli obiettivi della riforma fiscale e non dovrà portare oneri aggiuntivi per le finanze pubbliche o aggravi della pressione fiscale. Si punta quindi a rivedere le esenzioni fiscali (che in totale costano 165 miliardi), con i primi interventi che dovrebbero arrivare già  con la prossima legge di Bilancio: per questo gli occhi sono puntati sulla Nadef (la Nota di aggiornamento al Def), in calendario alla fine di settembre, pubblicata la quale si avrà un'idea dei numeri.

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Cosa cambia con la diminuzione delle aliquote

Partiamo dalla riduzione delle fasce di aliquote Irpef, da quattro (23%, 25%, 35% e 43%) a tre.

L'idea è quella di estendere quanto più possibile il primo scaglione (quello più conveniente per il contribuente), oggi riservato ai primi 15mila euro di reddito. Ovviamente, ciò porterà per molti a una crescita della busta paga. La domanda è quanti però ne beneficeranno: appare piuttosto difficile pensare a un accorpamento delle due fasce più basse (la seconda con l'aliquota del 25% si applica fino a 28mila euro di reddito). Ipotizzando di arrivare a metà strada (soglia a 25mila euro di reddito), il guadagno annuale in busta paga sarebbe di circa 200 euro. 

Inoltre, nel corso dell'ultimo passaggio alla Camera sono state inserite alcune modifiche, come l'impegno a tener conto «nella revisione e riduzione dell'Irpef» anche «della composizione del nucleo familiare» prendendo «in considerazione, in particolare, i nuclei familiari in cui sia presente una persona con disabilità» ma anche dal fatto di avere una casa (sia in proprietà che in affitto) oppure di aver svolto lavori per l'efficientamento energetico. Tutte modifiche che, se confermate, dovrebbero tradursi in un ulteriore risparmio per il contribuente.

 
@ilmessaggero.it Gli aumenti arriveranno ad agosto grazie al taglio del cuneo fiscale e con loro arriverà anche qualche arretrato. Ma di che cifre stiamo parlando? E gli aumenti saranno uguali per tutti? Scopriamolo insieme. (Di Giacomo Andreoli) #IlMessaggero #aumenti #stipendi #statali #tagliocuneofiscale #economia #lavoro #soldi ♬ Aesthetic - Tollan Kim
 

Tredicesime, premi di produttività e no tax area

Un altro obiettivo dell'esecutivo appare quello di "premiare" quelle entrate aggiuntive che arrivano durante l'anno. In questa logica, va letto anche il tentativo di introdurre una sola aliquota Irpef sulla tredicesima (aumentandone così l'importo ricevuto dal dipendente): l'obiettivo è portarla al 15%. Su una retribuzione aggiuntiva di fine anno pari a mille euro, al lavoratore entrerebbero in tasca circa 80 euro in più di quanto accade ora (con la tassazione al 23%). Allo studio ci sono anche interventi  sugli straordinari. Già nella legge di Bilancio scorso, poi, è stata prevista un'aliquota del 5% sui premi di produttività (invece che al 10%), entro il limite di 3mila euro. Infine, l'obiettivo è poi quello di uniformare la no tax area (la soglia di reddito sotto la quale nulla è dovuto allo Stato) dei lavoratori dipendenti (8.174 euro) e dei pensionati (8.500 euro). 

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