Amministrative 2024, dal medico dei più fragili alle assistenti sociali di strada: Laforgia “punta” sul welfare

Amministrative 2024, dal medico dei più fragili alle assistenti sociali di strada: Laforgia “punta” sul welfare
di Beppe STALLONE
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Martedì 7 Maggio 2024, 05:00

Se Italia Viva alle prossime elezioni comunali non sarà presente come simbolo nell’alleanza Stati uniti d’Europa (+Europa e Socialisti), fra le liste a supporto di Michele Laforgia ci saranno comunque esponenti renziani, come indipendenti a cominciare dal presidente provinciale di Italia Viva, Stefano Franco, ma anche la vicepresidente cittadina Patrizia Dell’Acqua e il professor Pierangelo Indolfi.

Sempre nella coalizione che fa capo a Laforgia c’è una lista, Bari Bene Comune, che si presenta piuttosto forte.

Intanto può contare sull’assessora uscente Francesca Bottalico, prima eletta nelle scorse amministrative, per 10 anni con la giunta Decaro.

I nomi

Una lista espressione della società civile, in cui sono confluiti movimenti di sinistra come La Giusta Causa, Convochiamoci per Bari e in ultimo Sinistra Italiana, oltre a elementi del Pd che si sono allontanati dal partito e referenti della Convenzione per Bari. Capolista sarà Francesca Bottalico, e poi nomi di rilievo nel campo della legalità, persone della società civile, mondo del volontariato, tutela ambientale e verde, cultura, scuola. Con Bottalico tante donne e giovani e meno giovani impegnati sulle tematiche della legalità, infanzia e adolescenza, diritti civili e LGBTQU+, sport accessibile e cultura. Fanno parte di Bari Bene Comune, il consigliere uscente Danilo Cipriani e Giacinto Lisco, consigliere uscente del Municipio 2. Fra le nuove entrate in lista Francesco Longo, ingegnere della Regione Puglia, rappresentante di Sinistra italiana, attivista sui temi dell'accessibilità e disabilità, Bassem Jabarm, medico dei più fragili e uno dei referenti delle comunità palestinese a Bari e in Puglia, Francesco Digilio, penalista da 30 anni. Ci sono anche dirigenti e funzionari comunali, regionali e del ministero di Giustizia, o attivi nei sindacati come Andrea Martino, con una forte competenza sui temi amministrativi, ambientali, urbanistici e sociali.

Per quanto riguarda i municipi Bari Bene Comune presenta Serena Scorrano, naturalista esperta nazionale di sviluppo sostenibile. Alcune operatrici di strada come Antonella Favia da più di 20 anni impegnata con ragazzi a rischio nel quartiere San Paolo e Marirosa Spacciante, Enzo Rubino, operatore della salute, Nicola Armenise, avvocato, vicino al mondo dei lavoratori stranieri e sfruttati, dei minori non accompagnati. In Bari Bene Comune come indipendenti ci saranno due nomi molto noti della sinistra barese e nel mondo ambientalista Sabino De Razza e Laura Marchetti, antropologa, docente all’università di Reggio Calabria. «Candidati indipendenti nella lista Bari Bene Comune – dichiara in una nota Vincenzo Colaprice, segretario provinciale di Rifondazione comunista Bari - che potranno rappresentare e concretizzare azioni politiche concrete nel futuro Consiglio per una città, solidale, antifascista, ambientalista, antirazzista, per il rilancio della costituzione, per il lavoro e contro la precarietà». Quindi dopo lo scioglimento di Prospettiva 2029, Rifondazione punta su questi due candidati all’interno di Bari Bene Comune, mentre il Partito Comunista presenta una sua lista, sempre a sostegno di Laforgia.

Nella coalizione che fa capo a Vito Leccese, quella di Decaro per Bari è considerato un po’ il listone che raccoglie tutte le formazioni che facevano capo e avevano nel logo il nome del sindaco, spiccano le candidature degli assessori uscenti Vito Lacoppola e Carla Palone. Giochi quasi fatti per Noi Popolari lista organizzata da Leo Magrone, consigliere uscente. È consigliere uscente di Decaro per Bari, ma a questa tornata si candida con Noi Popolari, Giuseppe Cascella medico come lo è Loredana Battista, consigliera uscente del Municipio 2. Sempre per Noi Popolari ci sarà Claudio Schirone, primo dei non eletti della lista Decaro sindaco nelle elezioni del 2019. «Noi puntiamo al 4% come lista – afferma Leo Magrone – come coalizione la speranza è quella di passare al primo turno. Le nostre liste con la coalizione Leccese sono abbastanza forti, Pd, Con, Decaro Sindaco poi Noi popolari. Se si va al ballottaggio, da quello che registriamo in questi giorni, dovremmo andare con Romito, lì ci sono due-tre liste che tirano».

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