Bari, impennata degli affitti: 1.500 euro per un appartamento

Il fenomeno registrato nei quartiere Madonnella e nella zona del Policlinico

Bari, impennata degli affitti: 1.500 euro per un appartamento
di Adalisa MEI
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Lunedì 22 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 12:00

Un bilocale di 45 metri quadrati da 1.500 euro mensili nel quartiere Madonella. O di mille per uno di 35 metri quadrati non lontano dal Policlinico. E ancora di 3mila euro per un appartamento di 120 metri quadrati nel cuore del centro murattiano. Un fenomeno da tempo in corso nelle grandi città, che a Bari registra veri e propri picchi: affittare casa è diventato un lusso per pochi. Gli affitti hanno subito un’impennata. Gli agenti immobiliari parlano da mesi di uno "scenario insostenibile" del mercato in città: i prezzi hanno raggiunto livelli da capogiro con una offerta ridotta rispetto alla domanda. Il numero di case disponibili è diventato nel tempo sempre più esiguo perché destinate al canale turistico. Che il mercato immobiliare a Bari fosse letteralmente ‘fuori controllo’ era quindi già una notizia. Ma che fosse totalmente 'folle' no. Ne sono dimostrazione gli annunci (pubblici) che si trovano sui più noti siti di intermediazione immobiliare. Gli stessi che tante famiglie, studenti universitari, single e coppie visitano giornalmente facendo i conti con dei canoni di locazione 'irragionevoli' e totalmente fuori mercato. E che in pochissimi possono permettersi.

Il mercato immobiliare in città

I casi di immobili con prezzi frutto di una mera speculazione dei proprietari sono tanti.

Ma ci sono alcuni che suscitano quasi una certa indignazione. Uno degli esempi più eclatanti è quello appunto di un immobile nel quartiere Madonnella di 45 metri quadrati che costa 1.500 euro al mese, spese incluse però. «Luminoso appartamento di due vani pluriaccessoriato – recita l’annuncio – uso transitorio per non residenti e altamente referenziati». E si specifica che: «L’immobile posto al 1° piano senza ascensore, di calpestabili 45 metri quadrati (superficie commerciale di 65 metri quadrati) è composto da ingresso, bagno con doccia, cucina abitabile, multi accessoriata e corredate da stoviglie, pentole, con affaccio con balcone in centro, accesso ad un soppalco utilizzato come zona letto». Per affittare l’appartamento (che dispone anche di elettrodomestici) è anche “necessaria una cauzione di 1.500 euro». Un altro caso definibile quantomeno ‘fuori mercato’ è nel quartiere Picone dove una casa da 35 metri quadrati è disponibile a mille euro (inizialmente il prezzo era di 1.200 e poi ribassato). L’immobile è nelle vicinanze del Policlinico, «in zona con facilità di parcheggio e ben servita da attività commerciali», specifica la proprietà. Il monolocale da mille euro al mese è «composto da ambiente unico con parete cucina attrezzata, letto matrimoniale, tavolo da pranzo, divano-letto e bagno. Aria condizionata, lavatrice e connessione WiFi disponibili».

I prezzi

Nella media comunque, secondo quanto si evince dagli annunci, la richiesta per una casa da 50 metri quadrati è di circa 700 - 800 euro. Poi ci sono anche altre inserzioni che non passano inosservate. Per 90 metri quadrati nel quartiere Madonella la richiesta di un immobile è di 1.400 euro. Nella zona murattiana per 60 metri quadrati occorrono 1300 euro, 1500 euro per 80 nel quartiere Libertà e 1200 euro per 55 a Poggiofranco. Il quartiere più costoso è sicuramente il murattiano. Sono cari anche Madonnella e il borgo antico. Le zone più convenienti per disporre di una casa in affitto sono Palese e Santo Spirito. 

Il costo degli immobili nei centri urbani continua a crescere comunque in tutta Italia, ma quel che preoccupa è che nel capoluogo pugliese corre a ritmi più sostenuti rispetto alle altri grandi città. «L’aumento dei canoni di locazione a Bari ha interessato in modo particolare le zone del centro città - chiarisce Fabiana Megliola, responsabile ufficio studi del gruppo Tecnocasa - proprio quelle in cui tanti investitori stanno acquistando per realizzare b&b o casa vacanza. I proprietari delle abitazioni stanno procedendo quindi sempre più verso la pratica degli short rent. Questo - spiega ancora - sta sottraendo appartamenti al segmento residenziale e di conseguenza la carenza di offerta, a fronte di una domanda elevata, ha fatto salire i valori».
A livello anche nazionale, chiarisce infine l'analista, "a contribuire al rialzo dei canoni c'è anche l’inflazione e l’aumento della domanda «alimentata da chi ha difficoltà di accesso al credito».

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