La proposta per regolamentare la movida: locali chiusi a mezzanotte durante la settimana, alle 2 nei weekend

Incontro tra il sindaco Decaro e le associazioni di categoria

La proposta per regolamentare la movida: locali chiusi a mezzanotte durante la settimana, alle 2 nei weekend
di Samantha DELL’EDERA
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Venerdì 27 Ottobre 2023, 21:15 - Ultimo aggiornamento: 21:56

Chiusure entro mezzanotte, salvo in prossimità dei fine settimana quando si prolunga sino alle 2, con lo stop nella somministrazione di bevande per l’esterno un’ora prima della chiusura. Le associazioni Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti, hanno incontrato il sindaco Antonio Decaro per presentare una proposta di regolamentazione, per ridurre i disagi che la cosiddetta “movida fracassona” sta provocando soprattutto in alcune zone della città come l’Umbertino. L’ultimo campanello d’allarme è stato il monitoraggio sull’inquinamento acustico effettuato dall’Arpa nella zona Umbertina, che ha rilevato dei livelli al di sopra del limite consentito dalla legge. Da qui la decisione del sindaco di aprire un tavolo, di raccogliere proposte che successivamente saranno recepite in un’ordinanza.

La proposta presentata dai commercianti è «transitoria di 90 giorni ed è volta – si legge nel documento - a regolamentare gli orari di chiusura delle attività e la relativa somministrazione di alimenti e bevande». I commercianti si dichiarano quindi disponibili dalla domenica al mercoledì a chiudere alle ore 24.00 a cui si aggiungerà un’ora di deflusso dei clienti, salvo la deroga dei festivi e prefestivi; da giovedì a sabato chiusura sino alle 2 a cui si aggiungerà un’ora di deflusso salvo la deroga dei festivi e prefestivi.
Viene richiesta la possibilità «di espletare regolarmente, negli orari anzidetti, l’attività comprendente la diffusione di musica d’ambiente all’interno dei locali e la somministrazione di alimenti e bevande all’esterno degli stessi sino ad un’ora prima della chiusura – continua ancora la nota – e di avviare una campagna di sensibilizzazione, promossa dal Comune di Bari, in collaborazione con le associazioni e con i gestori dei locali pubblici che si impegneranno ad informare avventori e non, sull’applicazione delle proposte e sul rispetto civico ed urbano».
Il prossimo passo ora spetta al sindaco: nell’ordinanza saranno indicate anche le zone di applicazione. «Noi abbiamo fissato degli orari – spiega Gaetano Frulli, in rappresentanza della Confcommercio Bari – per la chiusura dei locali, in base ovviamente alle giornate.

Prevedendo una chiusura più ritardata dal giovedì al sabato. Ovviamente con le dovute deroghe per i festivi anche durante la settimana. È necessario però avviare una campagna di sensibilizzazione su tutti gli esercenti. Noi come associazioni siamo compatti».

I commercianti: «Il Comune ci sostenga»

Insomma, i commercianti si dichiarano disponibili a fare un passo indietro. «Ma il Comune – continua – deve sostenerci, con la giusta comunicazione e con le giuste multe per chi non rispetterà le regole. Abbiamo chiesto anche di effettuare dei monitoraggi periodici per capire se queste modifiche funzionano o meno».
Il problema della movida affligge i residenti da anni ormai, tanto che un centinaio di loro ha presentato anche un esposto in Procura. Una situazione di invivibilità denunciata più volte, legata all’impossibilità di rientrare persino a casa perché i portoni sono occupati da auto e da decine di clienti che lasciano poi a terra di tutto: bottiglie e cartacce. «Senza dimenticare quelli che usano gli stessi portoni come bagni pubblici – hanno più volte denunciato i residenti, riuniti in un comitato – o l’impossibilità di percorrere le strade in auto perché ci sono centinaia di persone in mezzo alla strada. Fino agli schiamazzi fino all’alba. Ormai dormire qui è impossibile». Con la definizione degli orari di chiusura, lo stop alla somministrazione di bevande all’esterno un’ora prima dell’orario di chiusura, commercianti e Comune sperano di poter dare una risposta al problema della movida fracassona. 
 

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