Si è svolta questa mattina la cerimonia di intitolazione dell'ex sede della Banca d'Italia di Barletta a Vincenzo Desario, che oggi avrebbe compiuto 90 anni ed era originario della "Città della Disfida". A lungo in servizio a Palazzo Koch, Desario è stato il direttore generale di Bankitalia dal 1994 al 2006. Nel 2005 ha svolto anche il ruolo di sostituto Governatore, a seguito delle dimissioni dell'allora titolare, Antonio Fazio. Desario, che ha avuto anche un ruolo importante nel passaggio delicato tra la Lira e l'Euro, è scomparso il 29 novembre 2020, all'età di 87 anni.
La cerimonia
Alla cerimonia erano presenti i figli Michele, Gabriella e Davide e la moglie Luciana, il sindaco Cosimo Cannito e l’assessore alla Cultura, Oronzo Cilli.
E' toccato al figlio Davide, giornalista e direttore di Leggo, tenere il discorso in cui ha ricordato la figura del padre, tra ruolo pubblico ed emozioni private, oltre a sottolineare il suo forte legame con Barletta.
Le parole delle istituzioni
«Riconoscere la levatura umana e professionale di Vincenzo Desario – hanno dichiarato il sindaco Cannito e l’assessore Cilli - non è soltanto un dovere istituzionale. Rappresenta soprattutto, la spontanea riconoscenza che l'Amministrazione comunale, a nome di tutti i concittadini, rivolge alla sua memoria e ai suoi familiari per l'enorme lavoro svolto in decenni di attività. Lavoro compiuto in modo trasparente, onesto e lungimirante».
Il sindaco di Barletta ha poi ricordato come Vincenzo Desario fosse poco incline alle cerimonie e alle frequentazioni della poliitica, soprattutto durante gli anni alla Vigilanza di Bankitalia. «Ha scoperto e denunciato i maggiori scandali bancari della seconda metà del secolo scorso da Michele Sindona al crac del Banco Ambrosiano - ha continuato Cannito - Vicende rimaste ormai negli archivi dei giornali, negli atti parlamentari o nei libri di storia ma che allora scossero il Paese».