Authority autonoma, appello al ministro Salvini. Saponaro: «Saremo noi a disegnare il nostro futuro»

Gli uffici brindisini dell'Autorità di sistema portuale
Gli uffici brindisini dell'Autorità di sistema portuale
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 4 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:15

«A Brindisi il vento è cambiato: questa città non avrà più la mano di padroni e di compari ma saremo noi i veri protagonisti. Saremo noi a disegnare il nostro futuro». È un vero e proprio grido di battaglia quello lanciato ieri mattina in consiglio comunale dal capogruppo della Lega Ercole Saponaro, nonostante il ritiro della mozione a sua firma con la quale impegnava “il sindaco di Brindisi e la giunta a porre la questione porto in tutti i tavoli istituzionali e ministeriali affinché Brindisi possa ritornare ad avere la propria Autorità portuale, che si possa ridare pari dignità alla nostra città come Taranto e Bari, pari opportunità, Brindisi deve avere il diritto di autodeterminare le scelte del futuro”.

La rivendicazione

Una decisione che è di competenza del governo ed, in particolare, del ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, che proprio della Lega è leader nazionale. Il ritiro, tuttavia, non è avvenuto, come spiega lo stesso Saponaro, perché vi siano problemi in maggioranza rispetto alla sua posizione (condivisa invece dall’opposizione, considerato che l’amministrazione Rossi aveva già più volte chiesto questo tipo di autonomia, insieme alla Cgil) ma al contrario perché il consigliere ha colto la volontà di tutte o almeno della maggior parte delle forze politiche, di entrambi gli schieramenti, di convergere su un documento di questo tipo, con alcune integrazioni che, tuttavia, non vadano a snaturarne l’intento iniziale che, anzi, ne risulterebbe invece rafforzato. A conferma del fatto che, da tempo ormai, anche in una parte della maggioranza cova un sentimento di “ribellione” nei confronti del presidente Ugo Patroni Griffi.

Qualcosa è cambiato

«Da qualche giorno - ha detto Saponaro - si parlava con gli altri consiglieri, anche alla luce di quanto avvenuto nell’ultimo consiglio comunale con Edison, nel quale è emerso un atto di unità importante e nuovo, del fatto che forse il vento sta cambiando e che sugli interessi della nostra città si trova una condivisione che va al di là delle appartenenze politiche. Per questo ritiro momentaneamente la mia mozione, che parlava della possibilità che Brindisi riavesse una Autorità portuale autonoma, staccata da Bari, come Taranto e tante altre realtà alle quali non siamo secondi per storia ed importanza.

Questo perché non ho bisogno di mettermi nessuna maglietta su questa cosa. So che è un argomento sentito ed abbiamo condiviso di ripresentarla al prossimo, imminente consiglio comunale, condividendola con chi vorrà farlo. Tenuto conto che già c’è chi ha dato la disponibilità e mi ha sottoposto alcune integrazioni».

Condivisione bipartisan

«L'idea è quella che il documento venga firmato da tutti i gruppi consiliari che la ritengono adeguata e giusta. E su questo in conferenza dei capigruppo c’è già stata una convergenza». Ma Saponaro ha risposto anche a chi metteva in dubbio la sua mozione chiedendosi il perché della necessità di una presa di posizione del genere quando proprio il leader della Lega Matteo Salvini è il ministro delle Infrastrutture, dunque quello con competenza sulle Autorità portuali. «Al di là di chi sia il ministro - ha detto - è sicuramente più incisivo che la presa di posizione arrivi da tutto il consiglio comunale, da coloro i quali sono stati eletti dai cittadini per rappresentare gli interessi di Brindisi. In questo modo al ministro, al sottosegretario, al governo arriverà una mozione di tutte le forze politiche nella quale il consiglio comunale tutto chiede che Brindisi torni ad avere la sua dignità, al pari di altre città, visto che non abbiamo nulla da invidiare a nessuno come storia, come importanza, come porta d’Oriente, come luogo che ospita una base Onu che proprio in questi giorni si prodiga per mandare aiuti in tutte le parti del mondo in cui ce ne sia bisogno. Per questo ci sarà, come abbiamo deciso in conferenza dei capigruppo, una mozione firmata da tutti che può essere sicuramente più incisiva, anche agli occhi del ministro Salvini, rispetto ad un documento firmato solo dal suo capogruppo al Comune di Brindisi».
Questa, ha concluso, «è la volontà della città ed è questo il motivo per cui ripresentiamo la mozione. C’è tempo, anche perché questo argomento è in discussione anche a livello governativo. La mozione la presenteremo ai ministri, al governo, ai parlamentari che ci rappresentano, per chiarire che questa è la nostra volontà».

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