Tra rinunce e opere già finanziate: tanti i progetti dell'ex Amministrazione che rischiano di saltare

Il rendering del percorso ciclabile a Materdomini
Il rendering del percorso ciclabile a Materdomini
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 14 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 09:49

Tra rinunce, opere definanziate ed interventi che si sono rivelati più problematici del previsto, sono tanti i progetti della passata amministrazione di Brindisi che l’attuale potrebbe non portare a termine, per un motivo o per un altro. Almeno secondo le denunce, lanciate in diverse occasioni, dell’opposizione. A cominciare da quelli ai quali ha rinunciato o vorrebbe rinunciare. Come la pista ciclabile da Materdomini alla costa Nord, per la cui rimodulazione la giunta ha deciso di rinunciare al finanziamento da 800mila euro già ottenuto. O quella di viale Aldo Moro, alla quale il centrodestra non potrà rinunciare, pur essendo sempre stato contrario, ma che, almeno, sta provando a modificare.

I nodi

Diversa, invece, la questione che riguarda il nuovo parcheggio in via Tor Pisana, al posto dei binari dismessi di Rfi, dove si sarebbero dovuti realizzare centinaia di posti auto. Il finanziamento, da circa 10 milioni di euro, sarebbe stato inserito, secondo le denunce del Pd, tra quelli definanziati nell’ambito della revisione del Pnrr voluta dal ministro Raffaele Fitto. Anche se, da quanto risulta, il Comune sta continuando a lavorare per raggiungere l’obiettivo di trasformare il progetto in realtà. Non si tratta, tuttavia, dell’unica opera ad avere avuto questo destino. Tra i progetti definanziati nell’ambito della rimodulazione del Pnrr, infatti, ci sarebbe anche la nuova viabilità del quartiere Materdomini, compreso l’allargamento dell’attuale sottopasso.

Anche in questo caso, tuttavia, a prescindere dai problemi tecnici emersi nei mesi scorsi, l’amministrazione avrebbe continuato a lavorare per mettere a punto l’opera.

I dettagli

Proprio nelle scorse ore, ad ogni modo, sono emersi alcuni dettagli di quello che sarà il nuovo decreto legge sul Pnrr che il governo avrebbe intenzione di approvare entro la fine del mese. E che dovrebbe dare ai Comuni, compreso quello di Brindisi, maggiori certezze sul finanziamento delle opere. Certezze che, comunque, a giudicare dalle parole del sindaco Giuseppe Marchionna non sarebbero mai venute meno, perché anche sulle opere teoricamente definanziate l’amministrazione ha continuato a lavorare. Provando a raggiungere un accordo, nel caso di via Tor Pisana, con Rfi sul costo delle aree con i binari ormai dismessi, o con i ministeri e le istituzioni interessate sulla rimodulazione dell’allargamento del sottopasso di via Materdomini.

Servizi sociali

Dovrebbero essere finanziati con i fondi Fnsc, secondo quanto emerso nelle ultime ore, interventi definanziati dal Pnrr come la realizzazione di una residenza per padri separati al quartiere Casale e di un market solidale al rione Commenda, opere inserite nel filone di quelli per la valorizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.

Rigenerazione urbana

Ancora diversa la questione dei progetti Pac (Programma di azione e coesione), che a Brindisi riguardano il cosiddetto “Smart City Port”. Un’opera suddivisa in molti lotti che comprendono, tra gli altri, il capannone ex Montecatini e l’area ex Pol. In questo caso, infatti, durante l’interlocuzione con le strutture a supporto della progettazione da parte delle amministrazioni, infatti, sarebbero emerse delle criticità che avrebbero portato l’amministrazione comunale ad optare per una soluzione molto differente da quella inizialmente immaginata. In sostanza, il Comune rinuncerebbe ad interventi come quello previsto nell’area ex Pol, per il quale ci sarebbero fondi insufficienti tra caratterizzazione ed eventuali (quasi certe) bonifiche, e come la pista ciclabile da realizzare in corrispondenza del circuito doganale, per concentrare la maggior parte delle risorse economiche sull’intervento previsto per il capannone ex Montecatini.

Il Contratto istituzionale di sviluppo

Anche sul Cis, infine, in questi mesi c’è stato assoluto silenzio anche se, a quanto pare, soprattutto sul fronte del contrasto all’erosione costiera presto potrebbe arrivare qualche novità. Mentre sono ancora molto pochi i dettagli che trapelano dei progetti relativi all’ex Tommaseo ed all’isola di Sant’Andrea.

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