I genitori aggrediscono l'arbitro nella partita dei ragazzini, gara sospesa

I genitori aggrediscono l'arbitro nella partita dei ragazzini, gara sospesa
di Tranquillino CAVALLO
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Lunedì 18 Gennaio 2016, 09:48
MESAGNE - Arbitro aggredito e partita sospesa a pochi minuti dalla fine: è il triste bilancio di un incontro di basket disputatosi ieri mattina tra le formazioni Under 15 del Nardò e della Mens Sana, impegnate in un incontro di campionato di Eccellenza.
La partita, giocata a Nardò, è stata immediatamente sospesa quando mancavano solo quattro minuti dal termine dell’incontro con i mensanini avanti di circa quattro punti. A fine gara l’arbitro ha redatto un verbale dei fatti accaduti, che ha inviato al giudice federale. Sarà lui, infatti, in settimana ad adottare eventuali provvedimenti disciplinari.
Fin dalle prime battute la partita è apparsa alquanto nervosa, caratterizzata da diversi falli che l’arbitro ha puntualmente fischiato.
Quando tutto sembrava ormai finito, poiché mancavano pochi minuti alla fine dell’incontro, intorno a mezzogiorno, l’arbitro ha fischiato l’ennesimo fallo a un giocatore della squadra di casa. Un’ammonizione che, evidentemente, non è piaciuta ad alcuni genitori della formazione neretina. Si è scatenato un parapiglia e l’arbitro è stato aggredito. L’incontro è stato sospeso e le squadre sono ritornate negli spogliatoi. La Mens Sana Mesagne ha postato sul suo sito web un comunicato prendendo le distanze da questi spiacevoli episodi d’intolleranza e violenza sportiva. “L’incontro odierno tra i Devils Basket Nardò e la Mens Sana Mesagne è stato sospeso per invasione di campo con aggressione a un arbitro. La società prende le distanze da questi gravi atti d’inciviltà che ledono, senza giustificazione alcuna, i principi sani dello sport, soprattutto in un campionato giovanile. La Mens Sana Mesagne esprime senza se e senza ma la totale solidarietà agli arbitri dell'incontro, in particolare a chi ha subito anche violenza fisica”. Dispiaciuti, per i fatti accaduti, i dirigenti della Mens Sana. «Davvero non riusciamo a comprendere tanto accanimento e violenza per un semplice incontro di campionato – ha spiegato il direttore sportivo, Gianfranco Mellone – si tratta di formazioni di ragazzi dove la correttezza e il buon esempio devono essere i principali valori che le tifoserie dovrebbero dimostrare». Mellone ha tirato in ballo i genitori della squadra locale. «Purtroppo dobbiamo constatare che per l’intero incontro i genitori dei ragazzi hanno accentuato, anziché stemperarli, i toni accesi della tifoseria. Probabilmente se si fossero smorzati i toni non sarebbe accaduto nulla». ha concluso il dirigente mensaniano.
«Era una partita punto a punto. Poi, dopo quel fischio contestato, sono iniziate le proteste, e i tifosi hanno cominciato a spostarsi da una tribuna all’altra», spiega invece il presidente della Nuova Pallacanestro Nardò (società che controlla la Devil’s Basket) Carlo Durante. «Qualcuno è entrato in campo, io stesso ho protestato vivacemente nei confronti dell’arbitro. Ma non c’è stata alcuna aggressione fisica. Tant’è che non è andato certo in ospedale. Sono stati solo problemi tra genitori, una protesta nei confronti di un arbitro che a un certo punto, non essendoci forze dell’ordine nella struttura, ha deciso di sospendere la partita. Io, in qualità di presidente della Nuova Pallacanestro Nardò, mi assumo tutte le responsabilità di quanto accaduto. Ho chiesto scusa agli arbitri e alle persone presenti. Ho cercato anche di contattare i dirigenti della Mens Sana ma non ci sono riuscito. Ma davvero, non è successo niente di grave».
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