Calderoli: «Che vergogna gli azzurri
Basta stranieri nel nostro campionato»

Roberto Calderoli
Roberto Calderoli
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Giovedì 24 Giugno 2010, 21:51
ROMA (24 giugno) - L'Italia va a casa e la Lega esulta, insulta gli azzuri e dice basta agli stranieri in serie A. Dopo le polemiche dei giorni scorsi per le accuse del leader Umberto Bossi (con la Slovacchia l'Italia si compra la partita, aveva detto), oggi a maramaldeggiare sugli azzurri sconfitta è il ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli: «Che vergogna. Semplicemente ridicoli», è stato il suo commento. «Pagati milioni, gambe di gelatina e fiato corto. Con questa sconfitta si conclude indecorosamente questa via crucis della nazionale, il cui epilogo era comunque scontato», ha aggiunto.



«Mi spiace per i tifosi, mi spiace decisamente di meno quando penso all'arroganza di Lippi e ai capricci di alcuni "bambini viziati" della nazionale, che non volevano neppure rinunciare a dei premi che tanto tutti sapevano che mai avrebbero preso», ha continuato il ministro. «Questa prematura eliminazione non è altro che il risultato di una demenziale politica sportiva, che ha portato alla cancellazione dei nostri vivai e che ha fatto sì che a vincere il campionato e la coppa Italia, oltre che la Champions League, sia una squadra che di nostrano non ha neppure l'allenatore».



«Purtroppo per Lippi, però, in nazionale non possono giocare gli immigrati di lusso dello sport e questi risultati ne sono la logica conseguenza. Ora, pensiamo a far giocare nelle nostre squadre di club i giocatori nostrani, i prodotti dei nostri vivai, e prima di finire tutti nel pallone lasciimo perdere le discussioni sulla nazionale e sul calcio torniamo ad affrontare i problemi veri del Paese, i problemi che interessano le famiglie, i lavoratori e le imprese....».



«Se la Nazionale di calcio era l'ultimo collante dell'unità d'Italia, il risultato di questi mondiali gli ha dato il colpo di grazia. Non siamo certo noi padani a dover dare spiegazioni di tutto ciò». Lo afferma in una nota l'eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio sottolineando che «spetta piuttosto ai sostenitori dell'unità d'Italia dover ammettere che un senso di appartenenza affidato ormai sopratutto ai piedi dei calciatori è fragile e inconsistente». «Grazie a Dio - conclude - la Padania ha per noi padani un diverso significato: libertà e un avvenire in comune».



«C'è la conferma che abbiamo sbagliato tutto. Non si possono lasciare a casa giocatori come Cassano, Balotelli e Totti...», è l'analisi di Fabrizio Cicchitto, capogruppo alla Camera del Pdl, che punta il dito contro le scelte del ct Marcello Lippi.