Feto nascosto in casa, disposto il prelievo del Dna

Feto nascosto in casa, disposto il prelievo del Dna
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Martedì 14 Febbraio 2017, 17:31
Respirava quando venne alla luce il feto di 36 settimane ritrovato giovedì scorso in un armadio di una casa alla periferia di Squinzano? Oppure era già morto? A queste domande dovrà fornire risposta il medico legale Ermenegildo Colosimo nell'autopsia fissata per martedì della prossima settimana. Lo hanno stabilito i pubblici ministeri Donatina Buffelli  ed Anna Carbonara (Procura ordinaria e Procura per i minorenni) nell'incarico conferito nel primo pomeriggio di oggi.
Il medico legale dovrà anche prelevare un campione di tessuto o di altra parte del corpo, in vista dell'eventuale esame del Dna per cercare di risalire al padre della bimba partorita il 6 febbario da una 17enne in casa della sorella e del cognato. Tutti e tre per questo rispondono di infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale, nonché di occultamento di cadavere.
Nell'ufficio della Procura del pubblico ministero Buffelli è stato dato inoltre incarico allo psichiatra Michele Bruno ed alla psicologa Michela Francia di valutare l'attendibilità della giovane partoriente.
Cuaratore della ragazza, nominato dal tribunale per i minorenni, è l'avvocato Cristina Pisacane. Fabrizio Tommasi e Carlo martina sono statio incaricati dalla madre della giovane inbdagata. Infine la sorella ed il cognato sono difesi dall'avvocato Maurizio Scardia.
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