Lampioni vecchi e coperti dai rami: viaggio nella città al buio

Dal centro alla periferia, le strade che cercano luce

Via XX Settembre a Lecce
Via XX Settembre a Lecce
di Paolo CONTE
4 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Febbraio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:32

Luci a led poco potenti, lampioni coperti dagli alberi e strade prive di illuminazione. In alcune zone, Lecce sembra Gotham City, la città di Batman. Quando tramonta il sole troppe vie rimangono al buio e i timori crescono tra i cittadini. Una paura provocata dallo stato di insicurezza in cui versano alcune strade del centro e della periferia. E il più delle volte il senso di pericolo genera desolazione. La stessa che poi infonde tristezza, quasi rassegnazione. Proprio come in via Adua. La “succursale” di viale Degli studenti. La guarnizione che separa la città antica da quella moderna. O per meglio dire, la via che c’è ma che non si vede.

Si usano i telefonini per fare luce

Un viottolo vivacizzato dalla presenza delle attività commerciali e dal parcheggio custodito “Ex Gil”, ma caratterizzato da un profondo cono d’ombra.

In lontananza, verso le 19.30, le luci dei telefonini attivate dai passanti appaiono come lucciole che si muovono nello spazio. Per attraversare il marciapiede del lungo viale alberato, le persone sono costrette a ricorrere al supporto tecnologico. Camminano a zig-zag per evitare gli escrementi dei cani lungo una strada oscura. Il set di luci allestito all’esterno dell’Arryvo Hotel compone l’unico bagliore nelle tenebre.

I nuovi impianti  a led non illuminano adeguatamente

Tra le strade meno illuminate del centro si conferma sul podio via XX Settembre. I nuovi impianti a led non emanano la luce adeguata e i marciapiedi, posti ai lati della carreggiata a senso unico, sono totalmente oscurati dagli alberi. 
Le aree buie che circumnavigano il cuore della città interessano anche viale San Nicola (piazzale cimitero) e un tratto di via Padre Bernardino Realino, subito prima del sottopassaggio. E dall’ombra del barocco alla paura del buio il passo è breve. 

Alle 17 cala il buio d'inverno

Mai però come in via Martiri d’Otranto. Forse la strada più buia della città. All’imbrunire non si vede più niente. La scarsa illuminazione e l’assenza di esercizi commerciali rende l’atmosfera pesante già nelle ore pomeridiane, specie d’inverno, quando è già buio alle 17. La strada stretta è contornata da arbusti talmente rigogliosi che oscurano il cielo. Sembra di attraversare un tunnel. E se lo percorri in auto, il riflesso di accendere gli abbaglianti è quasi incondizionato. 
Anche le arterie che collegano via Lombardia sono accomunate dalla penombra: la gente cammina velocemente, alza il passo per rivedere finalmente la luce. E guarda con sospetto chi gli capita di incrociare sulla propria strada. Stessa scena nel quartiere Itria, precisamente in via Jacobis, l’asfalto non è sufficientemente illuminato. Anche in questa zona la presenza degli alberi depotenzia la luce emanata dai lampioni in modo significativo.

Timori e rabbia tra i residenti

 

Merita un discorso a parte via Leuca: la zona più chiacchierata della città per via delle lamentele reiterate e ormai ataviche di tanti commercianti. Già all’imbocco del lungo viale la penombra prende il sopravvento. Un effetto causato dal solito problema: i rami degli alberi hanno raggiunto i balconi delle abitazioni. Alcuni residenti faticano addirittura ad affacciarsi e la vegetazione non consente ai lampioni di far filtrare la giusta luce sulla strada. Soprattutto in via Leuca la paura - mista alla rabbia - tra i negozianti e i residenti regna sovrana. Scippi, rapine e aggressioni rappresentano da anni la maggiore preoccupazione di abitanti e operatori della zona. 
Non cambia la situazione nei quartieri periferici. Anzi. All’imbocco di via Bari (zona 167-A) il copione si ripete in fotocopia: il verde contrasta le luci dei pali generando il buio. Esattamente come in via Michele Saponaro, una delle traverse che sfocia in viale Aldo Moro. 
A Santa Rosa, in via Gaetano Argento, il quadro è il medesimo, mentre nel primo tratto di via Vecchia Frigole gli alberi, per una volta, non costituiscono un ostacolo, ma i pali della luce sono troppo alti per illuminare adeguatamente la strada. Scenari già visti e rivisti da anni che, a differenza dell’urbanistica fantastica di una città del fumetto come Gotham City, nel capoluogo leccese rappresentano ancora oggi una realtà.

© RIPRODUZIONE RISERVATA