Percepivano il reddito di cittadinanza indebitamente. I controlli dei carabinieri, dal maggio 2021 ad oggi, hanno permesso di individuare 228 furbetti, in 23 Comuni della provincia di Lecce che hanno percepito indebitamente un milione e mezzo di euro. Tra i 228 individuati ci sono anche sette percettori appartenenti alla Scu.
I controlli dei carabinieri sul territorio salentino
Lo screening dei carabinieri ha interessato 23 comuni della Provincia di Lecce: Surbo, Lizzanello, Monteroni di Lecce, Presicce - Acquarica, Gagliano del Capo, Specchia, Matino, Parabita, Aradeo, Sogliano Cavour, Cutrofiano, Seclì, Martano, Scorrano, Trepuzzi, Campi Salentina, Carmiano, Martignano, Caprarica di Lecce, Castrì, Calimera, Poggiardo, Collepasso in cui sono stati controllati 8.507 nuclei familiari percettori di reddito di cittadinanza, per un totale di 15.666 membri delle famiglie.
Il risultato dei controlli
I controlli effettuati hanno consentito di rilevare 337 irregolarità che hanno portato alla denuncia di ben 228 persone, di cui 97 con precedenti penali per reati il patrimonio, la persona e in materia di stupefacenti; sette invece 7 appartenenti alla Scu, alcuni dei quali condannati in seno ai processi scaturiti scaturiti dalle operazioni “Terre d’Acaya”, “Augusta” ed “Eclissi".
Il redditori di cittadinanza percepito indebitamente da queste 228 persone ammonta a 1.553.976 di euro.
Le storie dei furbetti del reddito
Una coppia di Collepasso aveva fornito false dichiarazioni sulla composizione del proprio nucleo familiare: aveva infatti presentato contemporaneamente istanza di concessione del beneficio ma omettendo di dichiarare il proprio stato di convivenza.
Un altro residente di Collepasso aveva invece dichiarato la presenza nel proprio nucleo fagliare di sei minori stranieri mai censiti in quel Comune, senza avere con gli stessi alcun vincolo di parentela e con l’indicazione dei dati anagrafici priva del luogo di nascita e della nazionalità, percependo indebitamente il reddito di cittadinanza per oltre 23.000 euro;
Un cittadino di Parabita aveva invece omesso di comunicare all’INPS che fosse agli arresti domiciliari dal 23 marzo scorso percependo un sussidio pari a 3.900 euro.
CInque cingalesi sono risultati irreperibili nel Comune di Monteroni, luogo di residenza dichiarato; un uomo di Aradeo che, oltre a essere sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare, è risultato intestatario di una grossa imbarcazione da diporto.