Capitaneria di Porto, violenza sessuale su una volontaria. Il gip: «Nuove indagini sui sottufficiali»

Capitaneria di Porto, violenza sessuale su una volontaria. Il gip: «Nuove indagini sui sottufficiali»
di Andrea TAFURO
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Domenica 10 Marzo 2024, 20:08

Nuove indagini sui presunti abusi sessuali subiti da una giovane volontaria, in ferma prefissata per un anno, nella capitaneria di porto di Otranto. La decisione è stata presa dal gip del Tribunale di Lecce, Angelo Zizzari, che ha deciso quindi di non archiviare il caso, ma di proseguire le indagini (con l’interrogatorio  della madre e di due colleghe della volontaria) che vedono indagati due sottufficiali salentini, finiti sotto inchiesta con l’ipotesi di violenza sessuale.

Cosa è successo

I fatti risalirebbero al biennio 2021-2022. Fin dall’inizio della sua esperienza in Capitaneria, la ragazza salentina avrebbe raccontato di apprezzamenti non desiderati, da parte di uno dei due sottufficiali con cui avrebbe anche partecipato alla missione “Maresicuro”.

Inoltre secondo le accuse mosse dalla giovane, l’uomo avrebbe provato più approcci in ufficio quando rimanevano da soli. Molestie che si sarebbero ripetute anche in altre occasioni, o durante i turni di notte in sale operativa. Avances che sarebbero continuate anche via social. A causa delle clima che si era la ragazza iniziò ad accusare problemi psicosomatici e a star male, tanto da non recarsi più a lavoro. 

La difesa


Di tutt’altro avviso è invece la difesa dei due indagati, assistiti dagli avvocati Silvia Mauro, Veronica Merico, Gregorio Fusco e Marco Castelluzzo, che hanno ritenuto la denuncia nei loro confronti un scusa della collega, da fornire ai genitori, per non aver voluto proseguire l’esperienza in ambito militare. Tale ricostruzione era stata richiamata anche dal pm della Procura leccese, Luigi Mastroniani, che dopo gli interrogatori aveva avanzato la richiesta di archiviazione del caso. Di tutt’altro avviso invece gip Angelo Zizzari che ha invece disposto nuove indagini sulla vicenda.

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