Tar, stop ordinanze: a Gallipoli i lidi non smontano

Accolte quasi tutte le richieste di sospensiva temporanea. Provvedimenti congelati in attesa delle decisioni definitive

Tar, stop ordinanze: a Gallipoli i lidi non smontano
Tar, stop ordinanze: a Gallipoli i lidi non smontano
di Vittorio CALOSSO
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Venerdì 22 Marzo 2024, 07:58

Quasi tutte accolte le richieste di sospensiva temporanea dell'efficacia delle ordinanze del Comune di Gallipoli per la demolizione e lo sgombero delle strutture stagionali, rimaste montate sull'arenile, di pertinenza di alcuni degli stabilimenti balneari. Ancora una volta ci ha pensato il Tar di Lecce a regolamentare la situazione e congelare i provvedimenti, in attesa comunque delle decisioni collegiali e definitive, nel merito, fissate nella camera di consiglio del prossimo 10 aprile e nella quale il Comune sarà costituito in giudizio, con l'avvocatura comunale.

Con diversi decreti presidenziali, depositati nei giorni scorsi, la prima sezione del Tar di Lecce ha sospeso le circa venti ordinanze di demolizione e sgombero, da eseguire entro venti giorni, notificate a stabilimenti balneari e attività turistiche presenti sui due litorali di Gallipoli nel mese di febbraio. Al momento i giudici amministrativi hanno dato ragione alle richieste dei titolari dei lidi che hanno impugnato i provvedimenti comunali che, a loro volta, prendevano le mosse dalle disposizioni mosse dalla procura e dalla Soprintendenza, e dalla ricognizione e dei controlli effettuata sul territorio dalla polizia locale.

Le richieste accolte

Accolte le richieste cautelari dei diversi lidi e strutture estive (tra queste Lido Pizzo, Punta della Suina, Cristal Beach, Spiaggia Club e ll Lanternino, Banzay beach, Helios, Zeus, Ten, Eté, Lido Rivabella, Iride Beach) che hanno presentato i relativi e distinti ricorsi con gli avvocati, Danilo Lorenzo, Francesco Zacà, Leonardo Maruotti, Francesco Romano, Carlo Viva, Tommaso e Giovanni Millefiori. Ma il responso definitivo riguarderà il giudizio di merito del 10 aprile, al quale gli stessi decreti di sospensione, dopo aver salvaguardato "lo stato di fatto esistente", hanno rimandato l'approfondimento della questione, quando comunque gli operatori balneari saranno già avviati verso il nuovo montaggio delle strutture per la stagione balneare in arrivo.

«Tutti gli stabilimenti balneari da me difesi hanno manifestato, attraverso espresse richieste e progetti avanzati alle amministrazioni comunali interessate, la loro volontà di rimanere montati tutto l'anno e offrire servizi collaterali alla balneazione - ha avuto modo di spiegate il legale, Danilo Lorenzo - i progetti di mantenimento annuale sono stati accompagnati, in tutti i casi, da una proposta di servizi da offrire alla clientela durante le belle giornate della stagione invernale, quanto mai mite nel nostro territorio e sicuramente favorevole a incentivare processi di destagionalizzazione della offerta balneare.

La stessa legge regionale 17/2015 consente il mantenimento annuale dei manufatti balneari e l'ordinanza regionale afferma che la stagione balneare dura l'intero anno solare, con conseguente possibilità per i gestori degli stabilimenti balneari di rimanere montati per dodici mesi. Alle soglie dell'inizio della stagione estiva - conclude il legale che ha seguito gran parte dei ricorsi - che vede tutti i titolari di concessione demaniale particolarmente preoccupati sulla loro sorte e sul futuro delle loro aziende, considerata la annosa vicenda che riguarda la scadenza dei titoli concessori e l'applicazione della Direttiva Servizi, sono soddisfatto di aver ottenuto un primo pronunciamento favorevole che ha scongiurato, in attesa della udienza collegiale, lo smontaggio integrale dei chioschi e delle strutture amovibili».

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