Cambiamento climatico, faro sulla Puglia: «Perso un mese d’inverno»

Lunedì ricorrerà la Giornata della Terra e gli scienziati avvisano: «Cambiamento ancora sottovalutato». Eppure la Puglia ha visto drasticamente “spostarsi” le stagioni e crescere la siccità

meteo, perso un mese di inverno
meteo, perso un mese di inverno
di Anna Manuela VINCENTI
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Sabato 20 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 22 Aprile, 14:42

Un mese d’inverno in meno, con le temperature che continuano a salire e scendere come si fosse sulle montagne russe. Lunedì ricorre la “Giornata della terra” per la salvaguardia del pianeta e fra gli studiosi c’è molta apprensione per la sottovalutazione diffusa del cambiamento climatico e dei suoi effetti. Qualche mese fa si è tenuto a Lecce il V congresso nazionale dell’Associazione italiana di scienze dell’atmosfera e meteorologia (AISAM), co-organizzato dall'Università del Salento e da Cnr-Isac, durante il quale si sono incontrati studiosi esperti provenienti soprattutto dall’area del Mediterraneo. Durante il convegno sono stati affrontati i temi della siccità del Mediterraneo e dei Cicloni che si sviluppano per effetto del caldo eccessivo, dell’umidità in contrasto con la siccità estrema.

Cosa pensano gli scienziati

«Il clima è cambiato rispetto a qualche anno fa in maniera evidente soprattutto per quanto riguarda le stagioni che si sono “spostate”, nelle regioni del Sud e delle Alpi: quella primaverile è ora anticipata di un mese.

Febbraio ha ormai lo stesso clima di marzo e marzo quello di aprile e così via, perdendo un mese di inverno». A parlare, con toni preoccupati, è Davide Faranda dirigente di ricerca del Cnrs a Parigi, coordinatore di un consorzio di scienziati delle più importanti università del mondo Climameter, progetto lanciato la scorsa estate che permette di legare gli eventi estremi climatici alle emissioni di Co2 in maniera molto rapida. Ogni volta che si verifica un evento estremo a livello globale, il gruppo di studiosi, coordinato da Faranda, lo analizza esaminando i dati dal satellite. «L’Italia, e le aree del Mediterraneo – spiega Faranda- sono degli hotspot delle zone che stanno subendo effetti dei cambiamenti climatici già devastanti. La Puglia è un esempio lampante, come pure la Sicilia e le Alpi in Italia. La Puglia e la Sicilia sono già in una situazione di siccità estrema già in inverno. A febbraio, quando sono stato a Lecce, le temperature erano già al di là dei 20 gradi pur essendo inverno. Anche le Alpi hanno registrato dei record di temperatura in inverno con una carenza di neve importante. Nel 2023 abbiamo fatto uno studio sulla siccità del 2022 con dei focus sul cambiamento climatico: è emerso che è stata l’estate più calda di sempre. Da un altro studio si evince che le siccità diventeranno sempre più intense sulla zona Mediterranea. Tutti –continua- dovremmo chiederci su che risorse potremo contare nel futuro. Non c’è più acqua e nessuno parla di cambiamenti climatici. Nessuno cerca di capire cosa succederà tra vent’anni quando le problematiche saranno ancora più accentuate. Quello che sta succedendo oggi era già previsto 30 anni fa e quello che succederà tra vent’anni è previsto oggi. La Francia, la Spagna, la Grecia si stanno muovendo per ridurre le emissioni, ma anche per adattare il territorio, noi italiani ancora no. Ognuno di noi –conclude- può fare la propria parte pretendendo che nell’agenda politica dei nostri amministratori, sia a livello locale che nazionale, ci sia più sostenibilità e più Europa. Inoltre ognuno di noi può contribuire cambiando il proprio stile di vita, per esempio eliminando per un giorno la carne, camminando di più a piedi e scegliendo di viaggiare più in treno che in aereo».

Gli appuntamenti

Intanto sul territorio pugliese tanti gli appuntamenti per questo week end che mirano a celebrare la “Giornata della Terra” a partire dalla mattinata di oggi: il Coordinamento Free (di cui Legambiente è partner) a Taranto ha previsto un’iniziativa nazionale che si aprirà alle 10 con la visita alla linea di trattamento e riciclo dei pannelli fotovoltaici presso Irigom); alle 11.30 la conferenza stampa al Castello Aragonese (con i saluti iniziali dell’Ammiraglio di Squadra Vincenzo Montanaro e gli interventi di Attilio Piattelli, Beppe Bratta, Dario Di Santo, Stefano Ciafani, Illuminato Bonsignore e Roberto Murano).

L’associazione “Plastic Free Odv Onlus”, della quale l’Università del Salento è partner istituzionale, in contemporanea in 300 siti italiani porterà i volontari a rimuovere i rifiuti plastici dagli spazi pubblici, fra oggi e domani. L’intera comunità dell’Università del Salento è invitata a partecipare, su base volontaria, agli eventi collegandosi al link https://www.plasticfreeonlus.it/eventi e scegliendo l’evento al quale si intende partecipare (click su “Partecipa”).

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