Azione disciplinare contro Emiliano: «Fa politica ma è ancora magistrato». Lui replica: «Per 11 anni nessun rilievo»

Azione disciplinare contro Emiliano: «Fa politica ma è ancora magistrato». Lui replica: «Per 11 anni nessun rilievo»
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Mercoledì 3 Dicembre 2014, 18:11 - Ultimo aggiornamento: 18:13

ROMA - Il Pg della Cassazione Gianfranco Ciani ha avviato l'azione disciplinare nei confronti di Michele Emiliano, candidato per il centro-sinistra alle elezioni regionali in Puglia del marzo del 2015. La ragione è che da segretario regionale del Pd svolge attività politica, nonostante sia ancora un magistrato.

Emiliano, che nelle primarie di domenica scorsa è stato scelto come candidato della coalizione alla presidenza della Regione Puglia, è stato sindaco di Bari per due mandati (fino alla scorsa primavera), ed è attualmente assessore nel Comune di San Severo (Foggia). «Se la mia condotta dovesse essere considerata, da mutati orientamenti del Csm o della Procura Generale della Cassazione, quale violazione dei miei doveri di Magistrato - aggiunge - sono pronto a rimuovere immediatamente le cause di tali violazioni».

«Ovviamente - ha detto - attendo l'esito dell'eventuale procedimento disciplinare cui mi sottoporrò collaborando all' accertamento dei fatti e del diritto effettivamente applicabile al mio caso che costituisce il primo precedente nella storia della magistratura italiana». «Ho appreso dalle agenzie di stampa - sottolinea - dell'avvio da parte del Pg della Cassazione di un'azione disciplinare nei miei confronti in quanto svolgerei attività politica all'interno del Pd, nonostante io sia magistrato in aspettativa per incarichi politici sin dal 2003.

La comunicazione alla stampa precede la notifica di qualunque provvedimento». «Resta il fatto - conclude - che io sono effettivamente iscritto al Pd sin dal 2007, avendo svolto funzioni di segretario dal 2007 al 2009, di presidente del partito dal 2009 al 2014, e da sei mesi ancora funzioni di segretario regionale della Puglia. E che sin dal 2004 sono stato leader di una formazione politica denominata Lista Emiliano per Bari non diversa da un partito politico».

«La campagna elettorale in corso prosegue serenamente e senza alcun problema: non esiste alcun impedimento alla mia elezione a Presidente della Regione Puglia».Emiliano poi «rassicura il Pd, l'intero centrosinistra e tutti i pugliesi». «Come esponente politico - afferma ancora in una nota - nulla mi viene contestato e dunque nessuna mancanza mi viene addebitata verso il Pd o verso il mio impegno politico che rimane specchiato e privo di qualunque censura». «La Procura Generale della Cassazione mi muove censure - afferma - con riferimento al mio rapporto di lavoro di magistrato ritenendo, per la prima volta nella storia repubblicana, che l'attività politica sia preclusa anche ai magistrati in aspettativa per ragioni politiche».

«È legittimo che la Procura Generale cambi orientamento dopo 11 anni di mia attività politica - afferma ancora - ma questo non corrisponde ad un accertamento della violazione, che spetta solo al Csm dopo un regolare procedimento in contraddittorio delle parti». «All'esito della procedura, se la Procura Generale non archivierà il caso e il Csm riterrà che effettivamente sussista una violazione disciplinare - conclude - non esiterò a prendere le decisioni necessarie, optando a quel tempo tra le dimissioni dalla magistratura ovvero le dimissioni dal partito, a seconda di ciò che riterrò più opportuno alla luce dell'eventuale verdetto».

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