Tutela del Paesaggio e identità territoriale: «Persi gli ulivi, tuteliamo i muretti a secco». A Lecce confronto tra associazioni e politica

Un convegno per discutere su criticità da affrontare e futuro: alle 9.30 a Malcandrino

Tutela del Paesaggio e identità territoriale: «Persi gli ulivi, tuteliamo i muretti a secco». A Lecce confronto tra associazioni e politica
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 17 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:11

Recuperare l’identità dei luoghi per combattere lo spopolamento e per tutelare il paesaggio, inteso in senso ampio e in modo diverso dal concetto di ambiente. La giornata nazionale del Paesaggio (ricorreva lo scorso martedì, per volontà del Ministero della Cultura, che ha fissato la data nel 2016) sarà celebrata nel Salento con un convegno presso l’agriturismo Malcandrino sulla strada provinciale Lecce-Monteroni (alle 9.30), organizzato dall’associazione Italia Nostra. Una riflessione, alla presenza di Cristian Casili, vice presidente del Consiglio della Regione Puglia, il presidente dell’Anci Ettore Caroppo, Fabio Tarantino (Provincia di Lecce), Mario Fiorella (Italia Nostra), Stefano Lacatena (consigliere regionale delegato all’Urbanistica e al Paesaggio) e Anna Grazia Maraschio (assessore all’Ambiente). L’associazione porterà alle istituzioni proposte sulla tutela del paesaggio. In breve, il professor Antonio Costantini (autore del libro “Elementi per la lettura del paesaggio rurale del Salento”), che interverrà in qualità di esperto in materia durante l’incontro, spiega: «Dopo la strage della xylella e l’abbandono della campagna è fondamentale una discussione. Qui, nel Salento, non vi sono più gli ulivi. La storia del nostro paesaggio era costituita dagli ulivi, adesso ci sono rimasti solo le pietre. Cerchiamo di salvare almeno le pietre. I muretti a secco, ad esempio. Sarà importante avere e dare delle indicazioni. Dobbiamo individuare delle aree, legate tanto ai muretti a secco quanto alle aree agricole, ad esempio. E mettere dei paletti». Andando sul concreto, Costantini prosegue: «Non si può trasformare una casa rurale o una masseria in una casa per le vacanze. Si perde l’identità del territorio, la tipicità delle costruzioni. Questi sono i nostri temi e li porteremo all’attenzione delle istituzioni». Mettere dei paletti alla trasformazione del paesaggio, con particolare attenzione a quello rurale, che già risente di tutto quanto accaduto con la Xylella. L’eradicazione degli ulivi - in questi giorni, a dieci anni dalla comparsa del fenomeno se ne parla diffusamente su queste colonne - ha creato un vuoto, che non è soltanto agricolo ma anche identitario. Sul tavolo una serie di temi e fronti aperti: dal Piano casa, impugnato dal governo dinnanzi alla Corte Costituzionale, alla nuova legge urbanistica regionale. Fino alla necessità - scrive l’associazione - «di legiferare sul consumo del suolo e sulla tutela dei valori paesaggistici e naturalistici».

I fronti aperti

Italia Nostra recupera il concetto di “paesaggio”, differenziandolo da quello di “ambiente”. E se alla tutela del paesaggio è dedicato un articolo (il nono) della Costituzione italiana, il tema diventa scottante in una fase storica di grandi cambiamenti e di transizione ecologica. «Su questi aspetti - scrive l’associazione - è necessario che nelle comunità locali, nelle sue diverse articolazioni a partire dalle amministrazioni comunali, si apra un rigoroso confronto in considerazione che la gestione delle risorse del territorio saranno sempre più all’ordine del giorno». Il grande tema della tutela del paesaggio si sviluppa su due binari: la gestione degli investimenti, i vincoli, gli aspetti legislativi e politici da una parte; l’identità e la costruzione di un concetto più ampio, dall’altra parte. Tanto che Italia Nostra ha organizzato un contest fotografico: c’era tempo fino alla scorsa settimana per inviare le foto più belle del paesaggio del Salento. La migliore verrà premiata domattina a margine del convegno. Perché il paesaggio è anche e soprattutto questione di identità.
 

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