Aviaria prossima pandemia, i virologi: «Virus sta mutando e si trasmetterà all'uomo». È allarme negli Usa

di Mario Landi
Giovedì 2 Maggio 2024, 12:55 | 1 Minuto di Lettura

Trasmissione all'uomo

Arriveremo alla trasmissione del virus dell'influenza aviaria da uomo a uomo? «È inevitabile - risponde Caruso - che quando il virus entrerà più e più volte nell'uomo potrà assumere quella 'fitness', cioè quella capacità di adattamento alle cellule umane, che permetterà all'uomo di fare da reservoir e quindi da diffusore per altri uomini». Al di là dei casi noti per esposizione, professionale o meno, ad animali infetti, «chissà quante volte l'uomo è già stato infettato, magari senza presentare sintomi importanti - ragiona il presidente Siv-Isv - Chissà quanti virus aviari stanno cercando di entrare nell'uomo e quante volte ci sono riusciti». Pertanto, se è vero che ad oggi per il virus aviario il contagio uomo-uomo non è mai stato confermato, «non è detto che una trasmissione uomo-uomo non sia già possibile - osserva Caruso - o che quantomeno qualche ceppo non si sia già stabilizzato nell'uomo». Insomma, «la situazione è veramente preoccupante - è il messaggio - ed esige una sorveglianza stringente sugli animali, non soltanto i volatili, sugli alimenti di origine animale consumati dall'uomo e sugli uomini stessi. È indispensabile farci trovare pronti, preparati a una nuova possibile futura pandemia».

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