Sicurezza nei cantieri, i lavoratori in prima linea: «Interventi sulle norme»

Sicurezza nei cantieri, i lavoratori in prima linea: «Interventi sulle norme»
di Pierpaolo SPADA
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Venerdì 26 Aprile 2024, 14:17 - Ultimo aggiornamento: 16:28

Vite spezzate sul posto di lavoro, famiglie distrutte. I numeri non mentono, la tragedia è in corso, s'aggrava. E le istituzioni provano a porre rimedio con metodi e soluzioni che però i sindacati, non meno posti sotto accusa, ritengono insufficienti o, quantomeno, parziali. La Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro offre un'altra occasione di riflessione e confronto. Cgil, Cisl e Uil concordano sulla necessità di sfruttarla per tentare ancora una volta di scuotere il mondo politico, conducendolo ad ascoltare e accogliere le proposte provenienti da ciascuna categoria. «Non si può più stare fermi, basta ipocrisie», è l'appello che in un certo risuona anche come autocritica. Ma non tutte e tre le sigle - che arrivano all'appuntamento non certo unite - concordano sul "come" agire.

Le voci

«La diffusa precarietà ha reso più ricattabili i lavoratori, anche nell'esigere il rispetto delle norme sulla prevenzione della salute e della sicurezza», sostiene la segretaria regionale della Cgil, Gigia Bucci, prima di elencare la necessaria e conseguente azione. «Chiediamo che in primis si intervenga sulle norme che regolano il mercato del lavoro, superando una precarietà insostenibile. Vogliamo che si migliori l'impianto legislativo, a partire dal sistema dei subappalti a cascata. Se non lo farà il Governo, la Cgil ha promosso 4 quesiti referendari per intervenire nella modifica di leggi ingiuste e sbagliate. Serve un grande lavoro culturale per il sistema delle imprese, che considerano la sicurezza un costo. Serve formazione, anche dei conduttori di aziende. Chiediamo che vi sia un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza anche nelle aziende dove non c'è il sindacato. Serve, infine, un sistema serio di ispezioni e controlli, cui associare un progetto di patente per le imprese».
La "patente a crediti" introdotta dal governo non convince nemmeno Uil: «Noi - afferma il segretario regionale Gianni Ricci - proponiamo qualcosa di diverso». Del nutrito elenco fa parte anche la richiesta di una "procura speciale": «Questo è un governo che, giustamente, a settembre ha fatto la legge sull'omicidio nautico. Cosa stiamo aspettando allora a prevedere anche l'omicidio sul posto di lavoro quando vengono violate le norme sulla sicurezza? Dobbiamo responsabilizzare tutti su questa partita. Perché poi dopo cordogli, commemorazioni e titoli, continuiamo a viaggiar sulla media di 3 morti al giorno».
Più controlli, prevenzione, informazione e sanzioni per chi non rispetta le norme: lo chiede pure Cisl, che attribuisce alla "giornata mondiale" «il valore di celebrare un tema fondamentale per il mercato del lavoro specialmente nel nostro Paese». Ma a differenza di Cgil e Uil, questa organizzazione rivendica la paternità della "patente a crediti" varata dal governo. «La patente a crediti - dice il segretario pugliese Antonio Castellucci - è uno strumento, molto importante, da cui partire per qualificare le aziende». Tra le altre iniziative proposte in regione, vi è pure la creazione, in collaborazione con Inail regionale, del cortometraggio "Conto Terzi", da divulgare anche nelle scuole. Il settore delle costruzioni è certamente tra i più colpiti da incidenti e morti.
Sono 196 le vittime certificate da Inail nel 2022, il 56% delle quali per caduta dall'alto, tra cui tanti over 60 che sulle impalcature non dovrebbero più starci. Lo rileva il segretario regionale di Fillea Cgil, Ignazio Marcello Savino, che afferma: «Per la Fillea è prioritario combattere irregolarità e illegalità potenziando i servizi ispettivi per rafforzare i controlli sulla sicurezza, sulla regolarità del lavoro e per contrastare ogni forma di dumping, sia quello dei contratti pirata sottoscritti da improbabili sigle sindacali, sia quello che vede nei nostri cantieri la presenza di maestranze con Ccnl multiservizi, metalmeccanico, florovivaisti e non solo. In questo contesto l'unica strada da percorrere - consiglia - è quella della qualità, con l'introduzione di una vera patente a punti per le imprese (altro che patente a crediti) e la formazione professionale continua». Dal canto suo, Antonio Delle Noci, segretario regionale di Filca Cisl, si concentra su un aspetto particolare della questione: «Anche nella nostra regione si registrano incidenti ogni anno in edilizia che provocano vittime e lesioni permanenti per i lavoratori coinvolti. A livello nazionale chiediamo da sempre un maggiore impegno delle istituzioni su questo fronte, con un ruolo ancora più importante al sistema bilaterale», dichiara il sindacalista. Che, a differenza di Savino, plaude al lavoro compiuto dal governo in materia di sicurezza: «Gli ultimi provvedimenti - dice - vanno nella direzione auspicata, in particolare con l'introduzione, dal 1° ottobre prossimo, della "Patente a crediti", una idea lanciata proprio in Filca ben 21 anni fa». Della bontà di tale strumento è, però, assai meno convinto pure Franco Pappolla. Il segretario regionale di Feneal Uil indica gli interventi più urgenti da attuare. Parla di stanziamento di risorse per assunzione personale ispettivo per garantire maggiori controlli nei cantieri, di revisione delle attuali norme che prevedono il cosiddetto "subappalto a cascata", di patente a punti per le imprese, di divieto di partecipare ad appalti pubblici per le aziende nelle quali vengono accertate gravi violazioni nell'osservanza delle norme sulla sicurezza, dello stop agli appalti pubblici che prevedono le aggiudicazioni con il sistema del massimo ribasso: «Su tutti questi temi - dice - attendiamo le decisioni della politica e, purtroppo, al momento sentiamo tante parole ma vediamo pochi fatti concreti. Con la partecipazione di Feneal, Uil ha avviato ormai da anni una campagna di sensibilizzazione sui luoghi di lavoro, denominata "zero morti sul lavoro", con l'obiettivo non di diminuire o ridurre gli infortuni mortali, ma - conclude Pappolla - di azzerarli».
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