"Due Papi" tra cielo e terra

"Due Papi" tra cielo e terra
di Eraldo MARTUCCI
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Martedì 5 Dicembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:46

Faceva freddo la mattina dell’11 febbraio 2013, ma a lasciare di ghiaccio tutti fu quello che accadde in Vaticano alle 11.30 durante un Concistoro per la canonizzazione dei Martiri di Otranto. Papa Benedetto XVI fa infatti una sorprendente dichiarazione in latino e rinuncia al pontificato per motivi di salute: “un fulmine a ciel sereno”, per usare le parole dell’allora cardinale decano Angelo Sodano. Un fatto eccezionale che non accadeva dal 1415, quando a lasciare fu Gregorio XII. Ratzinger è quindi stato il primo Pontefice a esercitare la rinuncia in obbedienza al diritto canonico, che ha codificato questa possibilità solo nel 1983. Una rivoluzione tale da aver portato alla creazione di una nuova carica, quella di “Pontefice emerito”. Come è noto, il successore è stato il cardinale Jorge Mario Bergoglio, diventato Papa Francesco (primo del suo nome) al quinto scrutinio il 13 marzo 2013 durante il conclave tenutosi nello stesso anno. 

Un mini tour in Puglia

Da questa vicenda Anthony McCarten, Premio Oscar per “Bohemian Rhapsody” ha ricavato un testo teatrale che ha avuto una fortuna planetaria nella sua versione filmica diffusa dalla piattaforma Netflix anche grazie anche alle magistrali interpretazioni di Jonathan Pryce e Anthony Hopkins. E ora “I due Papi” ha ritrovato la via del palcoscenico grazie ad un’avvincente nuova produzione italiana – unica al mondo autorizzata dall’autore – firmata dal regista Giancarlo Nicoletti e con protagonisti assoluti Giorgio Colangeli e Mariano Rigillo. Spettacolo che arriva in Puglia per un mini tour organizzato nelle stagioni dei rispettivi Comuni insieme al Teatro Pubblico Pugliese. Si parte oggi alle 21 dal Fusco di Taranto con replica domani alle 18, e si prosegue dopodomani alle 20.30 al Kennedy di Fasano e sabato 9 dicembre al Roma Teatro Cinema E… di Cerignola. Ultimo appuntamento il 26 gennaio all’Apollo di Lecce

Sul palco, oltre ai due grandi attori, ci saranno Anna Teresa Rossini, Ira Fronten e Alessandro Giova. Le scene imponenti, che spostano la vicenda dai giardini di Castel Gandolfo fin dentro alla Cappella Sistina, portano la firma di Alessandro Chiti e hanno ricevuto il Premio “Mulino Fenicio” per la Migliore Scenografia nel 2022.

Ai costumi Vincenzo Napolitano e Alessandra Menè, disegno luci e fonica a cura di David Barittoni. L’opera è messa in scena da Goldenart Production, Viola Produzioni, Altra Scena, I due della città del sole, su licenza di Muse of Fire Production LTD e in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi.

Un profondo legame di amicizia tra i due pontefici

Attraverso racconti documentaristici, humor e dramma, la storia si svolge a cavallo tra le sorprendenti dimissioni di Benedetto XVI dal soglio pontificio e l’elezione di Francesco, un periodo in cui questi due grandi uomini si conoscono, si contaminano e sviluppano un profondo legame d’amicizia.

«La bontà e il successo del testo non si basano sulla presunta dialettica fra tradizione e innovazione, Papa conservatore e cardinale riformatore, tutti stereotipi che la Storia ha ampiamente smontato – scrive Michele Sciancalepore - a dare corpo, credibilità e forza drammaturgica è piuttosto il viaggio all’interno di due coscienze che, seppur immaginario, frequenta e attraversa questioni esistenziali e vitali che coniugano il Cielo e la terra, creano un costante e stimolante confronto fra quotidianità e spiritualità».

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