Funziona l'isola pedonale in corso Due Mari a Taranto, soprattutto per pub, ristoranti e gelaterie affacciati sul ponte girevole, che hanno lavorato tantissimo. Davanti al Castello Aragonese, illuminato col tricolore, la movida estiva scorre ordinata, lenta, felice: c’era tanta gente sabato sera a godersi una passeggiata sul lungomare, a chiacchierare seduta guardando il canale navigabile. I tavoli sistemati a un passo dalla ringhiera erano pieni, per una cena a base di pesce, una pizza, o una birra fresca accompagnata dalla musica. L’atmosfera era davvero rilassata.
L'area pedonale
L’area pedonale temporanea, solo per l’estate, è stata attivata dalla scorsa settimana, in corso Umberto, nel tratto tra via Margherita e corso Due Mari, e in corso Due Mari, nel tratto tra corso Umberto e via Matteotti. Le auto in entrata in città possono attraversare soltanto l’ultimo tratto di corso Due Mari, verso il monumento al Marinaio, per proseguire in direzione Rotonda: è l’unico passaggio percorribile dai mezzi a motore, necessario principalmente per consentire l’ingresso a Taranto a chi arriva dall’isola, ed è l’unica nota stonata però, perché se se ne potesse fare a meno il colpo d’occhio sarebbe ancora più incredibile.
Chiuso al traffico, invece, il tratto tra via Pitagora e via Matteotti, e quello finale di corso Umberto, a partire da via Margherita. Anche l’ultimo isolato di via d’Aquino è pedonale, tra via Margherita e corso Due Mari: l’allestimento dei dehor favorisce la presenza di tantissimi giovani, ma ci sono anche famiglie e bambini. Le temperature gradevoli lasciano respirare, ed è piacevole camminare rilassati da un locale all’altro di una delle zone più belle di Taranto, certamente la più suggestiva. Ne approfittano i bambini, sotto gli occhi vigili dei genitori, per scorrazzare liberi e in sicurezza.
I turisti
Ci sono anche turisti, in maggioranza famiglie: sono persone che arrivano da fuori provincia, per lo più, è facile distinguere un accento diverso nella folla. Questo andare lenti e soddisfatti piace molto, si percepisce nell’aria. Lo stress del parcheggio è un lontano ricordo (almeno così in apparenza), e questo aspetto incide parecchio in positivo (nei mesi scorsi gli esercenti lamentavano numerose disdette delle prenotazioni a cena: chi non trovava un posto auto era costretto a rinunciare e andare via), ma ci sono più fattori che lo determinano: dai nuovi stalli (400) alla stazione Torpediniere, alla città che storicamente si svuota in questo periodo, con tantissimi residenti che si trasferiscono alle ville al mare. La presenza la settimana scorsa della nave scuola Palinuro della Marina Militare, ormeggiata alla banchina del Castello Aragonese, ha richiamato tantissimi curiosi e visitatori per uno spettacolo mozzafiato. Taranto è tutta da vivere, in tutte le sue peculiarità, in tutto il suo fascino.