Molestie alla fidanzatina: lui la difende dal branco e viene pestato sul bus

Molestie alla fidanzatina: lui la difende dal branco e viene pestato sul bus
​Molestie alla fidanzatina: lui la difende dal branco e viene pestato sul bus
di Nicola MANGIALARDI
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Lunedì 4 Marzo 2024, 21:30 - Ultimo aggiornamento: 21:32

Finisce male e poteva avere conseguenze, certamente peggiori, il sabato sera di un ragazzino di 15 anni dopo aver trascorso la serata con la sua fidanzatina e alcune sue amiche. Il giovane, lo scorso fine settimana, a fine serata, come fa spesso, soprattutto nel weekend, ha preso un autobus della linea quattro dell’Amtab, il trasporto pubblico urbano, per accompagnare la sua ragazza a casa prima di rientrare nella sua abitazione. I due sono saliti al capolinea di piazza Aldo Moro a Bari, davanti alla stazione centrale sul bus che termina la sua corsa nei pressi dell’istituto Agronomico del Mediterraneo a Valenzano.

Mentre i due si stavano accomodando mettendosi a sedere su due posti liberi uno vicino all’altro sul mezzo pubblico è salito un gruppo di cinque uomini di origine magrebina. 
Uno dei cinque uomini rivolgendosi alla ragazza, ha iniziato a rivolgerle alcuni apprezzamenti che con il passare dei secondi sono diventati sempre più pesanti, volgari e imbarazzanti.

Ma l’uomo, probabilmente non appagato dal suo tipo di approccio verbale, ha deciso di palpeggiare sul sedere la sua vittima.

La lite

A questo punto il giovane fidanzato non ci ha visto più ed è intervenuto, si è alzato chiedendo all’uomo, per nulla imbarazzato, di cessare quel suo comportamento. Tra i due è cominciata una serie di spintoni e in men che non si dica si è passati dalle parole ai fatti. L’aggressore, sentendosi spalleggiato dagli altri suoi quattro amici, ha spinto il giovane barese fuori dall’autobus, che era ancora in attesa di partire. Il ragazzo è finito rovinosamente per terra sull’asfalto mentre la ragazza, spaventata e tremante come una foglia, avrebbe cercato di raggiungerlo per soccorrerlo nel tentativo di sottrarlo alle angherie del branco. Mentre il giovanotto cercava di rialzarsi, dolorante per la caduta procuratagli, i cinque sono scesi dal bus, l’hanno accerchiato e hanno iniziato ripetutamente a colpirlo con calci e pugni. Un vero e proprio violento pestaggio che ha procurato al malcapitato una serie di contusioni ed ecchimosi sul volto e su tutto il corpo. 

Dopo aver punito con violenza il ragazzo colpevole di aver tentato di difendere la sua fidanzatina la gang si è allontanata come se nulla fosse accaduto, facendo perdere le proprie tracce e lasciando tramortita per terra la loro vittima. Le grida della ragazza, intanto, hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti e di una pattuglia di soldati dell’esercito in servizio di perlustrazione dall’altra parte della centralissima piazza. I militari attirati dalle urla sono intervenuti e sinceratisi sulle condizioni di salute del giovane che voleva solo rientrare a casa lo hanno accompagnato fino alla sua abitazione. Una volta a casa, il ragazzo ha raccontato quanto accaduto ai suoi genitori che come prima cosa hanno voluto sincerarsi sulle condizioni di salute del proprio figlio, accompagnandolo al pronto soccorso dell’ospedale. In ospedale i medici, che hanno visitato e refertato il ragazzo, hanno riscontrato una serie di lesioni e contusioni giudicate guaribili in una decina di giorni. Forse la cosa più lunga da guarire riguarderà l’aspetto psicologico della vicenda che vede, in questo caso, due ragazzi protagonisti di molestie con tanto di successivo pestaggio.

Una volta tornati a casa dal nosocomio il padre del ragazzo in macchina ha deciso di raggiungere piazza Moro, per cercare di capire come mai in quel posto, di sabato sera, possa essere successo un episodio come quello accaduto al figlio. Giunto al piazzale della stazione, il genitore ha notato un paio di pattuglie delle forze dell’ordine, e con fare concitato e agitato ha chiesto se fossero stati informati dell’accaduto. La risposta ottenuta è stata negativa, mentre gli veniva consigliato di sporgere regolare denuncia per le lesioni personali aggravate subite dal figlio. 
Denuncia che l’indomani mattina è stata formalizzata anche in considerazione di quanto dichiarato al pronto soccorso dallo sfortunato fidanzato che forse ha avuto, si fa per dire, la sola responsabilità di aver voluto proteggere la sua ragazza dalle molestie di un branco di bestie.

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