Tragedia in Porsche, spunta una terza vettura
«Schianto per evitare un’auto a fari spenti»

Tragedia in Porsche, spunta una terza vettura «Schianto per evitare un’auto a fari spenti»
di Alessandro CELLINI
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Martedì 22 Agosto 2017, 05:50 - Ultimo aggiornamento: 15:48

Spunta l’ipotesi della presenza di una terza auto nell’ennesima tragedia che ha colpito il Salento. Lo ha detto al suo avvocato e ai carabinieri il 38enne Luciano Villanova, imprenditore di Zollino: «C’era un’auto che mi precedeva a fari spenti. L’ho vista all’ultimo momento e ho cercato di evitarla». Ed è stato a quel punto che sarebbe avvenuto l’impatto tra la Porsche 911 condotta da Villanova e la Toyota Yaris con i tre ragazzi a bordo. «Uno scontro che non è stato propriamente frontale, a dimostrazione del fatto che c’è stato uno scarto verso il centro della carreggiata da parte di entrambe le macchine», sottolinea l’avvocato Stefano Prontera, che nella giornata di ieri ha potuto parlare con il 38enne, ancora ricoverato in ospedale. L’uomo è indagato a piede libero con l’accusa di omicidio stradale.
Un primo punto fermo potrebbe arrivare nei prossimi giorni, grazie all’informativa che i carabinieri consegneranno al sostituto procuratore Carmen Ruggiero, il magistrato incaricato delle indagini. Lì si potrà ipotizzare una dinamica, e soprattutto capire se lo svolgersi dei fatti sia compatibile con la presenza di una terza auto. Lo ha sostenuto fortemente, l’imprenditore di Zollino che è a capo dell’azienda Lachifarma. E lo ha confermato la 24enne che era con lui sulla Porsche: «Davanti a noi c’era una vettura che procedeva a fari spenti. L’ho vista all’ultimo momento e ho cercato di evitarla» scartando verso sinistra, forse in un estremo tentativo di evitare il tamponamento. Ma proprio in quel momento, dalla direzione opposta lungo la Gallipoli-Leuca, arrivava l’utilitaria condotta da Ivan De Blasi, 23enne di Matino. L’urto, avvenuto lungo un rettilineo all’altezza dello svincolo per Taviano-Matino, è stato violentissimo: la Porsche è andata due volte in testacoda, prima di fermarsi sulla carreggiata pochi metri più in là; la Yaris ha sfondato il guardrail ed è volata giù verso la complanare. Poi le fiamme l’hanno avvolta, non lasciando scampo a De Blasi e Jasmine Giselle Cherry Quintero, 23enne originaria dell’Ecuador e residente a Gagliano Del Capo. Ferito e scampato miracolosamente alla morte Luigi Ruberti, fidanzato 28enne di Giselle.
«Il mio assistito e sotto shock - assicura l’avvocato Prontera - e vorrei che fosse chiaro, in maniera prioritaria rispetto a tutto il resto, il profondo dispiacere che prova per la sorte dei due ragazzi». Ieri il 38enne è stato sottoposto a una operazione chirurgica per ridurre le fratture scomposte causate dall’incidente. Ora l’attenzione è tutta verso le indagini, nella speranza che si possa individuare la vettura a fari spenti che, aggiunge il legale, «dopo l’incidente è scappata via». La Porsche e quel che resta della Yaris, intanto, sono sotto sequestro su disposizione del pm Ruggiero: anche attraverso l’analisi delle due auto sarà possibile ricostruire la dinamica. Poi, quando si riprenderà, Villanova verrà sentito dal magistrato. Al quale racconterà, ancora una volta, i drammatici momenti vissuti sabato notte sulla statale 274.

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