Bus, voli, treni o Blablacar: è rebus dopo la frana. Il break di Pasqua da ripensare (o cancellare)

Treni
Treni
di Valeria BLANCO
4 Minuti di Lettura
Sabato 16 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Marzo, 10:15

Impossibile prevedere una calamità naturale, ma quel “movimento franoso” che nei giorni scorsi ha interessato il territorio tra Ariano Irpino e Montecalvo, proprio non ci voleva: perché la linea ferroviaria Foggia-Caserta rimarrà interrotta per un mese, fino al 16 aprile, e poi perché nel bel mezzo del periodo di chiusura cade sia l’inizio della primavera (che per gli stranieri significa iniziare a viaggiare grazie allo spring break) sia il ponte di Pasqua, che riporta a casa chi studia o lavora fuori.


Risultato: durante l’interruzione, i treni a lunga percorrenza (Alta Velocità e Intercity) si fermeranno nelle stazioni di Benevento - per chi viaggia verso Sud - e di Foggia - per chi viaggia verso Nord - e i passeggeri saranno trasferiti sui bus sostitutivi. Naturalmente, i tempi di percorrenza, dipendendo dal traffico, non potranno essere garantiti e si prevedono ritardi rispetto agli orari dell’omologa corsa su rotaia. Trenitalia consente di rinunciare al viaggio o di riprogrammarlo ed è proprio quello che in queste ore stanno facendo in tanti, tra pendolari e viaggiatori.
Per chi opta per il treno, la tratta Lecce-Roma (e viceversa), che di solito è coperta da una Freccia in meno di sei ore, si allunga fino a dieci ore di viaggio, perché non sono più disponibili treni diretti ma è previsto (almeno) un cambio ad Ancona.

Prezzi ancora abbordabili, a partire da 50 euro, ma il disagio di dover prevedere un viaggio lungo dieci ore sta convincendo in tanti a esplorare soluzioni alternative.

L'opzione autobus


L’opzione più economica è quella del bus: per chi rientra nel Salento per le vacanze pasquali, una corsa da Roma a Lecce con Flixbus venerdì 29 marzo va da 52 a 77 euro, ma bisogna mettere in conto almeno otto ore di viaggio (fino a un massimo di 12). E su molte corse i biglietti disponibili sono già pochissimi. Da Lecce a Roma - da dove i vacanzieri prendono il volo per le destinazioni internazionali - i prezzi sono più bassi: da 25 a 45 euro venerdì, un po’ più alti se si parte sabato. Stessi prezzi (o addirittura più bassi, a seconda degli orari) sia con Itabus che con Marino, che stanno valutando se aggiungere delle corse proprio per rispondere alla maggiore richiesta di queste ore.

Voli Roma-Brindisi


Il tasto dolente rimane quello dei voli: l’algoritmo non guarda in faccia nessuno e di fronte a ricerche e prenotazioni che negli ultimi giorni si sono fatte frenetiche, si è messo in moto. A pagarne le spese sono lavoratori e studenti che vivono fuori e che tornano a casa per le feste comandate, perché le tratte da Roma a Brindisi - evidentemente sotto Pasqua più richieste di quelle Brindisi-Roma - sono le più care. Se si vuole rientrare in famiglia venerdì 29, dopo la giornata di lavoro e in tempo per la vigilia, non si spendono meno di 140 euro ad essere fortunati. Le opzioni sono due: con Ryanair di può partire al mattino preso (140 euro) o nel pomeriggio (170), ma nella tariffa è incluso solo lo zaino da portare a bordo e bisogna aggiungere altri 30 euro se si vuole portare una valigia. Inoltre, i posti ancora disponibili a queste tariffe sono pochissimi (un paio) e una volta che saranno venduti, il prezzo è destinato ad aumentare. Con Ita le tariffe partono da 177 euro (o 236) ma è compreso anche un bagaglio da otto chili oltre allo zaino. Si spende meno sabato: 100 o 130 euro con Ryanair a seconda degli orari e 147 euro con Ita, che ha un solo volo alle 13.

Voli da Brindisi a Roma

Più fortunato chi viaggia da Brindisi a Roma: ci sono voli disponibili a circa 60 euro con Ryanair e a 78 euro con Ita Airways. L’opzione più veloce è anche la più costosa e se ci si sposta con al seguito i familiari, è certamente più conveniente prendere l’auto e affrontare sei ore di autostrada per risparmiare centinaia di euro.
Per i più avventurosi, rimane l’opzione Bla bla car, il servizio online che permette a chi ha un’auto di condividere il viaggio con sconosciuti, chiedendo un contributo per il costo della benzina. Da Roma a Lecce venerdì ci sono alcune opzioni con una spesa minima di 40 euro; sabato si parte invece da 35 euro.


Una volta esaminato l’intero ventaglio di opzioni tra treni, voli, bus e “passaggi”, però, in tanti hanno ormai scelto di rinunciare al viaggio: troppo dispendioso in termini di ore o di finanze, a fronte di un ponte che, invece, spesso è troppo breve.

© RIPRODUZIONE RISERVATA