Giochi del Mediterraneo, stadio del nuoto in ritardo: manca la firma del contratto

Giochi del Mediterraneo, stadio del nuoto in ritardo: manca la firma del contratto
di Domenico PALMIOTTI
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Domenica 14 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15 Gennaio, 09:49

I Piani di fattibilità tecnico-economica di tre dei quattro principali impianti previsti a Taranto per i Giochi del Mediterraneo, saranno messi in pista nella prossima settimana, chiudendo gli accordi e i contratti con i soggetti che devono redigerli. 

I progetti

Si tratta della ristrutturazione dello stadio Iacovone, del nuovo impianto polivalente Ricciardi e della piscina olimpionica. Tra martedì e mercoledì, il presidente del comitato direttivo dei Giochi, nonché commissario di Governo, Massimo Ferrarese incaricherà la società pubblica Sport e Salute, che fa capo al ministero dell’Economia, di prendere in carico la redazione dei Pfte per lo stadio e il complesso Ricciardi che attualmente sono ancora a livello di Dip, sigla che sta per Documento di indirizzo alla progettazione. La scelta di Sport e Salute, con la quale da mesi è aperto un canale di comunicazione, è fatta senza gara e si tratta di un affidamento diretto da parte di un soggetto dello Stato, il commissario Ferrarese, nominato con Dpcm, ad un altro soggetto dello Stato, la società del Mef, che poco prima di Natale è tornata a Taranto per un ulteriore incontro. 


La ratio della via breve sta tutta nel risparmiare tempo. Almeno tre mesi, che invece sarebbero stati necessari qualora i progettisti del Pfte dei due impianti fossero stati selezionati con una gara. Sport e Salute, a sua volta, incaricherà i propri tecnici consulenti di mettersi al lavoro e consegnare al commissario il Pfte. Si punta ad avere i due progetti tra aprile e maggio prossimi, in modo da acquisire i pareri nei mesi successivi, avere la validazione degli stessi progetti e avviare le procedure di gara per i lavori di costruzione. Quest’ultimi sarebbero affidati alle imprese vincitrici tra ottobre e novembre. 
Si calcola che a quel punto ci sarebbe un anno e mezzo netto, prima dell’inaugurazione dei Giochi, ora cambiati di data, per ristrutturare lo Iacovone e costruire il nuovo impianto Ricciardi.

E per centrare questo tempo si punta anche su imprese affidabili e qualificate. In sostanza, accelerare l’iter va bene, ma poi la differenza dovrà farla la capacità e l’organizzazione delle imprese affidatarie di stare sul pezzo. Con uno stralcio anticipato, si punterebbe a demolire già nei prossimi mesi sia l’anello inferiore dello Iacovone, quello non agibile da tempo, che l’attuale complesso Ricciardi. E anche questo viene fatto per consentire alle imprese di cominciare subito con la parte nuova perché quella vecchia è stata già eliminata. Sport e Salute, nel ruolo di centrale di committenza, lancerà anche le gare per selezionare le imprese costruttrici.

Il progetto


Per la piscina, invece, deve essere il Comune a chiudere il contratto con lo studio di architettura di Prato che tempo addietro si è aggiudicato il concorso internazionale di idee. Asset, l’Agenzia della Regione Puglia per lo sviluppo sostenibile, aveva cominciato a lavorare sul Pfte, ma questo in conferenza dei servizi è stato ritenuto incompleto, non conforme al nuovo Codice degli appalti, e quindi va aggiornato e completato. Si è deciso di affidare tale lavoro ai progettisti toscani in quanto, avendo loro ideato il progetto, partono avvantaggiati rispetto ad altri eventuali affidatari. 
In questo modo si ritiene che l’ultimazione del Pfte della piscina possa chiudersi nel giro di circa due mesi e richiedere meno tempo rispetto ai Pfte di Iacovone e Ricciardi. Di conseguenza, l’iter della gara, l’affidamento della realizzazione e l’apertura del cantiere della piscina, potrebbero partire anche prima rispetto a Iacovone e Ricciardi. 
Per la piscina, che sorgerà a Torre D’Ayala, in un’area attigua alla Camera di Commercio, non c’è da demolire alcunché. Il progetto, tuttavia, sarà sviluppato in fasi, nel senso che si punta anzitutto a ultimare, collaudare e rendere agibili le due vasche per i Giochi. Se si riuscirà a stare nei tempi, si farà anche la copertura di una delle due vasche, altrimenti sarà realizzata dopo la conclusione dei Giochi insieme alla chiusura dell’intero impianto e alla sua climatizzazione. Anche per lo stadio, la copertura slitterà probabilmente a Giochi finiti. L’affidamento del Pfte della piscina dal Comune allo studio di Prato era atteso per i primi giorni dell’anno. Pare che ci siano stati problemi nell’accordarsi sulla somma da corrispondere ai progettisti. Adesso Ferrarese ha chiesto di non andare oltre la prossima settimana.
Definito, intanto, il protocollo con l’Anac. L’Autorità nazionale anticorruzione vigilerà sugli appalti delle opere dei Giochi del Mediterraneo in modo che vi siano garanzie di trasparenza. Mentre per venerdì Ferrarese ha convocato il comitato direttivo che dovrà decidere come muoversi in merito alla diffida che due avvocati, per conto di un team di 13 tra esperti e professionisti riconducibili al vecchio comitato - e fra i 13 c’è l’ex dg Elio Sannicandro -, hanno inviato al nuovo comitato, al Comune e alla Regione. La diffida riguarda l’utilizzazione di tutto il materiale ideato e prodotto dal vecchio comitato.

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