Kata scomparsa a Firenze, cosa sappiamo: la pista del rapimento, l'ex hotel occupato in cui vive, gli screzi con gli altri inquilini

Kata scomparsa a Firenze, cosa sappiamo: la pista del rapimento, l'ex hotel occupato in cui vive, gli screzi con gli altri inquilini
Kata scomparsa a Firenze, cosa sappiamo: la pista del rapimento, l'ex hotel occupato in cui vive, gli screzi con gli altri inquilini
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Domenica 11 Giugno 2023, 16:34

Kata scomparsa a Firenze: cosa sappiamo

Che fine ha fatto Kataleya Alvarez? La bambina peruviana, di soli 5 anni, è scomparsa da sabato pomeriggio a Firenze. La mamma, tornando da lavoro, non l'ha trovata in casa. L'ultima volta che è stata vista indossava una maglietta bianca e pantaloni viola. Le ricerche sono partite dall'ex hotel Astor, l'albergo occupato in zona Novoli dove vive con la famiglia, ma nelle ultime ore sono state estese ad ampie zone della città, compresi gli argini del torrente Mugnone e il parco delle Cascine. Nelle operazioni vengono impiegati anche cani molecolari. Le ricerche sono partite ieri, dopo la denuncia da parte della madre.

 

La pista del rapimento

Al momento, nessuna pista è esclusa. Nemmeno quella del rapimento.

Le indagini sono a tutto campo e non si esclude che la piccola, scomparsa dopo avere giocato con altri bimbi nel cortile interno dello stabile occupato, si sia o allontanata o sia stata presa da alcuni adulti. Le uniche immagini della piccola restituite dalle telecamere della polizia municipale riprendono Kata che esce dall'edificio dal cancello che porta su via Boccherini per poi fare rientro.

 

Gli screzi con gli altri inquilini

La mamma di Kataleya, Caterina, ha seguito per tutta la notte le ricerche, gridando il nome della piccola. La donna ha avuto un crollo emotivo a fine mattinata: è stata soccorsa dai sanitari del 118 con un'ambulanza che è giunta all'ex hotel Astor.

La donna e la famiglia del fratello, che vivono nello stesso stabile, avrebbero avuto discussioni e screzi con altri inquilini. A fine maggio, insieme ad altri, sarebbero stati aggrediti e costretti a barricarsi in una stanza mentre alcuni occupanti cercavano di sfondare la porta, armati di coltelli. In quell'occasione una donna equadoriana si sarebbe gettata da una finestra facendo un volo di sette metri, senza tuttavia gravi conseguenze.

 

L'hotel occupato

L'ex hotel Astor, in via Maragliano, nel quartiere di Novoli, nella zona nord di Firenze, ha chiuso l'attività ricettiva alla fine del 2020. Lo stabile è occupato dal settembre 2022, quando fu il "Movimento di lotta per la casa" a entrare nell'edificio. All'epoca vi entrarono una settantina di persone, tra italiani, ungheresi, romeni e peruviani, tra cui una trentina di minori. Oggi i presenti sarebbero circa un centinaio. Da allora non è stata trovata una soluzione definitiva per gli occupanti. La proprietà ha chiesto a più riprese lo sgombero, a cui si sono uniti anche i residenti della zona, preoccupati per la situazione di illegalità.

 

Anche il sindaco Dario Nardella, già nello scorso settembre, aveva chiesto lo sgombero e la vicenda era stata discussa durante un Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato in prefettura. Nel marzo scorso nell'ex hotel c'è stata una maxi rissa con bastoni e bottiglie ed anche una scacciacani per contendersi un alloggio: furono denunciati quattro peruviani, tra i 20 e i 30 anni, due dei quali finiti in ospedale per contusioni.

A fine maggio una donna era caduta giù dal secondo piano dell'ex albergo, a quanto sembra in fuga da un'ennesima lite, riportando solo lievi ferite e contusioni. La situazione fuori controllo nell'edificio occupato è stata portata più volte all'attenzione del Consiglio comunale, in particolare dal gruppo di Fratelli d'Italia, che hanno denunciato la situazione di persistente illegalità. «L'ex albergo occupato rappresenta ormai un enorme problema per il quartiere, in mano a gruppi di extracomunitari violenti. Chiediamo lo sgombero immediato della struttura», scrivevano in un comunicato i consiglieri comunali di Fdi Alessandro Draghi e Jacopo Cellai.

Le segnalazioni

«Non abbiamo una pista in questo momento che possiamo considerare più importante, non escludiamo nulla. Mi sento ragionevolmente di escludere che sia dentro l'edificio. Stiamo ricevendo telefonate da cittadini che ritengono di averla vista in località intorno a Firenze e stiamo controllando». Lo ha detto il generale Gabriele Vitagliano, comandante provinciale dei carabinieri di Firenze giunto nell'edificio da dove si sono perse le tracce della piccola.

«L'ipotesi è che siccome stava giocando possa essersi allontanata magari seguendo un altro bambino, speriamo che sia con un adulto che possa prendersene cura. In questo momento non abbiamo elementi che possano comprovare una cosa o un'altra. L'ultima immagine delle telecamere evidente è che la bambina sia dentro ma non mi sento di escludere che sia uscita coperta da un adulto», ha concluso.

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