«Giustizia per il gatto ucciso». Folla in piazza e alta tensione ad Alberobello

«Giustizia per il gatto ucciso». Folla in piazza e alta tensione ad Alberobello
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Sabato 20 Gennaio 2024, 21:45 - Ultimo aggiornamento: 21:54

Si è tenuta ieri pomeriggio ad Alberobello, nonostante condizioni meteo incerte, la manifestazione organizzata dal noto animalista Enrico Rizzi per protestare contro i maltrattamenti subiti dal gatto Grey scalciato in una fontana del centro della capitale dei trulli da una sedicenne che, poi, ha postato il video sui social suscitando enorme clamore e ricevendo minacce e insulti da ogni angolo d’Italia.

Solidarietà da diverse regioni

E da diverse regioni sono giunti rappresentanti di associazioni animaliste (in piazza qualche centinaio di manifestanti) per sostenere la tolleranza zero contro la violenza sugli animali sostenuta proprio da Rizzi che sta conducendo una vera e propria battaglia a livello nazionale su questa questione.

Accanto a lui, ieri, ad Alberobello, anche l’onorevole Francesco Emilio Borrelli. «Innanzi tutto è deplorevole che non siano presenti il sindaco e la sua vice – ha esordito Rizzi -. Qui c’è gente che ha macinato chilometri per essere qui e invece mi è toccato solo leggere un comunicato dell’amministrazione che ha allertato prefetto e questore perché avevano paura che questa nostro incontro sfociasse in violenza. Forse non hanno capito che noi siamo persone perbene. Ritengo vergognoso l’atteggiamento degli amministratori di Alberobello.

Non si trattano le persone come delinquenti. Invece non è chiaro che delinquente è chi usa violenza contro chi non può difendersi, che sia maggiorenne o minorenne. La violenza è uguale. Ci stiamo battendo affinché la legge 189 del 2004 venga modificata. Nel 2024, in Italia, un paese che si definisce civile, chi usa violenza contro gli animali resta impunito. Questo è inaccettabile e lo Stato deve dare un segnale così come avviene in altri paesi. Noi siamo per la tolleranza zero. Siamo stanchi di denunciare maltrattamenti. E in questo caso mi sarei aspettato l’intervento dei genitori della sedicenne per chiedere scusa del gesto. E invece c’è chi addirittura la difende. E’ inaccettabile». 

Il sindaco


«Si scongiuri qualsiasi tipo di violenza che possa arrecare offesa al corpo e alla dignità delle persone – ha scritto sulla sua pagina il sindaco Francesco De Carlo -, e si fa appello al comportamento civile di ciascun partecipante». Nonostante questo momenti di tensione si sono vissuti quando, mentre Rizzi era al microfono, si è avvicinato un uomo che ha preso le difese della sedicenne accusata di aver scalciato il gatto. Sono dovuti intervenire i carabinieri per riportare la calma. Nel corso della manifestazione è stato sollevato anche il caso che il gatto fosse ancora vivo e che fosse custodito da una famiglia. «Chiedo al sindaco di Alberobello – ha sottolineato l’onorevole Borrelli -, in qualità di diretto responsabile delle colonie feline cittadine, di mostrare le prove che il gatto sia realmente vivo. Non bastano le parole. E bisogna dire la verità».

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