Nettis, nel pc della giornalista morta nessuna chat

Nettis, nel pc della giornalista morta nessuna chat
di Alfonso Spagnulo
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Giovedì 28 Dicembre 2023, 20:54 - Ultimo aggiornamento: 21:35

Si erano riposte tante speranze sul contenuto del computer della 41enne Patrizia Nettis, la giornalista trovata morta il 29 giugno scorso nel suo appartamento di Fasano dove svolgeva l’incarico di addetta stampa al Comune. Ma le stesse sono cadute nel vuoto. Infatti dalla relazione depositata dal perito incaricato dalla Procura di Brindisi si evince che nessuna chat di whatsapp web è presente sul Mac Air della professionista.

L'avvocato della famiglia Nettis

Lo conferma anche l’avvocato della famiglia Nettis, Giuseppe Castellaneta. «Purtroppo dalla relazione è emersa la conferma che non sarà possibile accedere ai dati Whatsapp di Patrizia – spiega l’avvocato -.

Questo perché, seppur fosse stata scaricata l’applicazione web sul computer senza la possibilità di interfacciare il telefono con il computer i messaggi non possono essere scaricati. Questo ovviamente apre una voragine nelle indagini perché sostanzialmente non c’è consentito capire quali messaggi possono essere stati eventualmente cancellati su altri dispositivi».

Ecco quindi che gli inquirenti, a questo punto, devono fare riferimento solo alla messaggistica scaricata dal telefono del 40enne imprenditore unico indagato in questa vicenda per atti persecutori e istigazione al suicidio. L’avvocato Castellaneta ha già pronta, oltre tutto, la quarta richiesta ai pm Giuseppe De Nozza e Giovanni Marino di riesumazione della salma e successiva autopsia. Le altre sono rimaste, al momento, inascoltate.

L'autopsia

L’esame autoptico è quanto richiedono a gran voce anche i genitori della giornalista che sin da subito non hanno creduto alla tesi del suicidio o quanto meno pensano che il gesto della 41enne sia stato indotto da fattori esterni. La chat con oltre 400 messaggi intercorsi tra l’imprenditore indagato e un noto politico, ovvero i due uomini con cui la giornalista aveva avuto una relazione, per i genitori sono la prova che qualcosa quella fatidica sera del 28 giugno, a Fasano, è accaduto. «Mia figlia non aveva alcun motivo per togliersi la vita – sottolinea Rosanna Angelillo, mamma di Patrizia Nettis -. Amava troppo suo figlio per lasciarlo solo e aveva già programmato diversi appuntamenti per i giorni a venire. Chiediamo sin dall’inizio di questo incubo che venga fatta l’autopsia sul corpo di nostra figlia. Si potrebbero chiarire tante cose. Se fosse stata fatta subito tutta questa storia sarebbe già finita».

La madre a Pomeriggio 5

“Noi abbiamo fiducia nella giustizia però i tempi si allungano e sono immotivati assolutamente. E non c'è neanche una risposta alle istanze fatte dal nostro avvocato”. Sono le parole di Rosanna Angelillo, madre di Patrizia Nettis, in collegamento in diretta nel corso della puntata di “Pomeriggio Cinque”, il programma condotto da Myrta Merlino, su Canale 5. Inizialmente gli inquirenti avevano detto alla famiglia che si trattava di suicido, ma una chat tra due uomini, un imprenditore e un politico che hanno avuto una relazione sentimentale con Patrizia ha cambiato le cose e ora uno dei due è iscritto nel registro degli indagati per istigazione al suicidio e atti persecutori.

"Patrizia amava tantissimo la vita - ha detto la madre in trasmissione - non avrebbe mai fatto in autonomia un gesto del genere e sin da subito il quadro non ci è apparso assolutamente veritiero. Arrivati lì ci hanno subito detto che era suicidio acclarato, la salma si poteva dare alla famiglia per i funerali e l'autopsia se per caso noi la ritenevamo necessaria, dovevamo apportare delle motivazioni. In quel momento nessuna motivazione, tranne il fatto che non credevamo che nostra figlia si fosse suicidata ci ha lasciato perplessi e quindi non abbiamo avuto modo di bloccare nulla".

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