È pace tra Authority e Versalis: chiuso il contenzioso sulla cassa di colmata

Un rendering della cassa di colmata e del pontile petrolchimico
Un rendering della cassa di colmata e del pontile petrolchimico
di Francesco TRINCHERA
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Venerdì 29 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:26

Autorità di sistema e Versalis chiudono bonariamente il contenzioso sulla cassa di colmata, dopo l’impegno dell’ente portuale a posizionare una briccola ed una passerella nell’area che sarà data in concessione alla società.

L'accordo

È stata proprio l’Authority ad annunciare la decisione della società del gruppo Eni, spiegando che la stessa, nella giornata di mercoledì, “ha depositato una propria dichiarazione con la quale chiede al giudice amministrativo di concludere il giudizio, dichiarando la sopravvenuta cessazione della materia del contendere in merito ai lavori di realizzazione della cassa di colmata”. Quest’ultima, si ricorda ancora, rientra nel “completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile Petrolchimico e Costa Morena est”.

Il confronto

È sempre l’Autorità di sistema a specificare di aver ascoltato le esigenze che erano state avanzate da Versalis e per questo è stato disposto di posizionare sia la briccola che la passerella in testa al molo in concessione alla società. La struttura, si dice ancora, potrà essere d’aiuto per potenziare e sviluppare le attività della società ed ancora l’operatività e la sicurezza per i movimenti di merci in ingresso ed in uscita dal petrolchimico. In particolare la briccola (chiamata anche mooring dolphin, traducibile letteralmente con delfino d’ormeggio), “servirà, nel futuro, ad assistere al meglio il possibile ormeggio di naviglio diverso, rispetto a quello attuale, consentendo l’attracco anche con sporgenza prua nave rispetto a filo del molo attuale”. Questo tipo di intervento, quindi, va a rendere nulle le interferenze della cassa di colmata, garantendo la migliore operatività del pontile di Versalis ed in generale del petrolchimico.

Il ricorso

Il contenzioso era stato avviato nell’ottobre del 2021, quando la società chimica, che allora parla di possibili “gravi conseguenze e ripercussioni economiche e lavorative” dopo che si era conclusa favorevolmente la Valutazione di impatto ambientale per l’opera. «Abbiamo il dovere di incentivare e di accompagnare lo sviluppo delle realtà economico-produttive locali- commenta il presidente di Adspmam Ugo Patroni Griffi- ed Eni Versalis ha progetti importanti per lo stabilimento di Brindisi. Sono azioni strategiche, atte a promuovere un’economia sostenibile e inclusiva, capace di creare opportunità occupazionali concrete e favorire l’innovazione e la crescita di tutto il territorio».

Il progetto

Patroni Griffi ricorda anche che la cassa di colmata è ritenuta strategica per lo sviluppo del porto di Brindisi, rappresentando una delle 15 opere pubbliche “complesse” da commissariare nell’ambito dello “Sblocca cantieri”. La realizzazione della cassa di colmata è stata finanziata con il piano complementare al Pnrr, con circa 43 milioni di euro. Attraverso la struttura si potranno effettuare dei dragaggi che permetteranno di aumentare la profondità di alcuni fondali: si andrà da 8 a 12 metri a Sant’Apollinare e da 11 metri a 14 nel porto interno ed a costa Morena. Rispetto al progetto originario, sono state ridotte le dimensioni in pianta della cassa, è stata aumentata la superficie permeabile ed è stato ridotto il volume della cassa di circa 150mila metri cubi. Nei pressi della sponda occidentale del canale saranno piantati alberi e arbusti vicino ad alcune zone simili a dune, e che sarà separata dal traffico veicolare. Tutto questo secondo gli interventi di riqualificazione paesaggistica in linea con le raccomandazioni del Piano paesaggistico territoriale regionale vigente. Ci sarà, poi, anche un parco verde costiero per un’area di circa 50mila metri quadrati e che potrà ospitare la flora e la fauna selvatica, oltre a essere accessibile al pubblico. Il tutto sarà visitabile anche grazie ad una passeggiata pedonale della lunghezza di circa 670 metri, collegando l’accesso stradale alla nuova foce del Fiume Grande.

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