Scontro sull'Autorità portuale autonoma, pressioni interne contro la mozione della Lega: «Ma non accettiamo imposizioni»

Le banchine del porto di Brindisi
Le banchine del porto di Brindisi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Lunedì 20 Novembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 13:44

Continua ad esserci diversità di vedute, all’interno della maggioranza, sull’approccio da adottare nel rapporto con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale e, più in generale, sull’idea di chi e come debba pianificare il futuro dello scalo marittimo di Brindisi, legato a doppio filo con quello della città.

Forza Italia: dialogo grazie a noi

Chiariti i “rapporti di forza” ed i confini delle rispettive competenze, Forza Italia registra con piacere un nuovo approccio dialogante tra Comune e Authority. La Lega, invece, nicchia, sottolineando come gli alleati non fossero stati preavvisati di un vertice tanto importante e come, ad oggi, non siano stati ancora informati rispetto ai contenuti dell’incontro, al quale non hanno partecipato solo il sindaco Giuseppe Marchionna ed il presidente Ugo Patroni Griffi ma anche le rispettive strutture dirigenziali che, nelle prossime settimane, dovranno dialogare per mettere a punto le rispettive pianificazioni generali ed anche quelle relative alle aree di interazione porto-città. «Questa è una diretta conseguenza - rivendica il consigliere di Forza Italia Nicola Di Donna - dell’interrogazione presentata da me in uno dei primi consigli comunali. Documento nel quale mettevo in evidenza che il Piano regolatore portuale non era stato condiviso con l’amministrazione e chiedevo al sindaco di interfacciarsi con l’Autorità di sistema rispetto alla pianificazione di interventi importanti per il porto». In particolare, nel presentare l’interrogazione, un paio di mesi fa, Di Donna sottolineava come per la presentazione del Prp «sarebbe stato un atto di galateo istituzionale attendere l’insediamento della nuova amministrazione».

Spiegando le finalità dell’interrogazione, inoltre, il consigliere comunale azzurro sottolineava la necessità di «capire se ci sono ancora i termini per aprire un dibattito con la città. È vero, il porto è una repubblica autonoma ma non si può ignorare che abbracci la città. E tutto quello che avverrà con il Prp condizionerà sensibilmente quelli che saranno gli atti di indirizzo di questa amministrazione e di quelle successive».

La Lega frena: il sindaco ci aggiorni

L’incontro, dunque, sarebbe l’esito di quell’impegno da parte del sindaco. «Devo dire - commenta infatti Di Donna - che sono personalmente molto soddisfatto perché dopo la mia interrogazione il sindaco ha dato seguito a quell’impegno assunto in consiglio comunale. Vedo, quindi, in maniera positiva il fatto che ci sia finalmente un dialogo, cosa che in passato non si verificava. C’era, infatti, solo un braccio di ferro costante che non portava da nessuna parte. Noto invece con piacere che ora i due enti si parlano». Decisamente meno entusiasta il capogruppo della Lega Ercole Saponaro. «Tutti noi - dice infatti - abbiamo letto solo dalla stampa dell’incontro tra Comune e Autorità di sistema. Magari il sindaco vorrà parlarcene. Per ora, ad ogni modo, non posso esprimere alcun giudizio. Ripeto: penso che il sindaco vorrà parlarne con i capigruppo ed i segretari cittadini, considerato che nessuno di noi era al corrente di questo incontro».

Problemi per la mozione sull'autonomia

Proprio Saponaro, mentre il suo segretario nazionale e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini incontra a Bari Patroni Griffi, ha presentato una mozione con la quale chiede che il porto di Brindisi recuperi la sua autonomia uscendo dall’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale e facendo Authority a sé. Mozione ritirata nell’ultimo Consiglio perché diverse forze politiche avevano comunicato di volerla sottoscrivere, contribuendo con alcuni emendamenti in grado di rafforzarla. «La mozione - dice il capogruppo della Lega - si discuterà nel prossimo consiglio comunale. Non so dire se qualcuno l’abbia già sottoscritta ma io l’ho depositata e dunque è in attesa di sottoscrizioni. Ma so con certezza che ci sono pressioni affinché io non la presenti. Pressioni che arrivano anche dal centrodestra. Ma io non accetto imposizioni da nessuno che non siano motivate dagli interessi collettivi. E non capisco il perché di una difesa così forte sull’autonomia della Camera di commercio mentre per l’Autorità portuale si fa l’esatto contrario».
La mozione, sottolinea però Di Donna, «non è stata sottoposta all’attenzione degli altri alleati. Saponaro, tra l’altro, aveva detto che l’avrebbe nuovamente ritirata qualora non vi fosse stata convergenza, per evitare di andare spaccati. Ma credo che nei prossimi giorni dovremmo affrontare la questione, che ritengo debba arrivare in commissione, trattandosi di una mozione e non di un ordine del giorno. In quell’occasione potremo fare le nostre valutazioni. Ma nella riunione di maggioranza non si è proprio affrontato l’argomento».

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