Viandanti in cammino nelle terre di Enea. E ora il Faro della Palascia diventa ostello

Viandanti in cammino nelle terre di Enea. E ora il Faro della Palascia diventa ostello
di Elio PAIANO
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 21:51 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 07:15

I cammini di Puglia stanno diventando una delle attività più destagionalizzanti in assoluto. In luoghi come la lunga strada che va da Otranto a Leuca il flusso è ormai continuo tutto l’anno (esclusi i mesi estivi) ed ora produce numeri sempre più interessanti. I camminatori, ad esempio, ora postano sui social network le foto presso la Torre del Serpe (stemma civico di Otranto) ora l’immancabile foto del Faro di Palascìa ora il laghetto dell’ex miniera di bauxite (il luogo più instagrammato di Puglia). Così una rete di B&B, agriturismo e masserie si è attrezzata per accoglierli ed accompagnarli in questa attività.

Viandanti a Otranto


A Otranto, ad esempio, fanno tappa fissa nei luoghi centrali da dove approfittano per una visita più approfondita del Centro Storico. “Si fermano in gruppo, con associazioni nazionali molto seguite come la Compagnia dei Cammini o Naturaliter ed altre” - spiega Sandro Chiriatti di Via Primaldo, a due passi dal Castello Aragonese- “Ovviamente ci siamo dovuti attrezzare sia con alcuni impianti particolari che mettendo in rete altri B&b nelle vicinanze”.

La direzione è verso Sud, passando dalla coste sino alla Torre del Serpe per poi giungere alla Baia dell’Orte. Proprio qui ci sono in corso una serie di contenziosi sulle strade pubbliche, come lamentato da alcune associazioni, poiché, per motivi di sicurezza, una parte delle strade non è praticabile.

Della vicenda, se ne sta occupando il Comune di Otranto ed il Parco Otranto Leuca che hanno in corso una interlocuzione con i nuovi proprietari. Più a Sud, c’è anche Masseria Panareo “da noi vengono camminatori che prediligono una scoperta dei luoghi lenta ed ecologica, ma che non rinunciano al comfort ed alla bellezza”. Poco oltre nell’Azienda Agricola Grotta dei Cervi ci sono percorsi dedicati “da noi prenotano per godere di circa cento ettari che si estendono sopra ed intorno alla Grotta dei Cervi e possono anche godere dei meravigliosi pittogrammi grazie alla loro riproduzione in realtà virtuale 3d - spiega Rocco Brescia- ma adorano anche i prodotti biologici e l’olio ed il vino naturale che noi produciamo».

L'ostello al faro di Palascia

Insomma, in questa rete già nata spontaneamente si inserisce ora il progetto della Regione Puglia The Rout_Net che -con un investimento pari a circa 11 milioni di euro finanziato dal Programma Interreg Grecia-Italia 2014-2020- ha avviato undici interventi di riqualificazione lungo i Cammini di Puglia. Tra di essi c’è il gioiello più prezioso ed ambito, meta immancabile di qualsiasi cammino e tappa fissa di qualsiasi viandante: il Faro di Palascìa. L’ostello non è ancora ultimato, si attendono ulteriori lavori e poi dovrà essere indetto il bando per la sua gestione. Lo spazio fu proposto come comunità ospitante dal Cea Terre di Enea di Otranto ed ora sta per essere, finalmente, ultimato. Sarebbe l’Ostello più orientale d’Italia, quello con la prima alba e che mostra, per tre quarti dell’anno, la vista degli Acrocerauni albanesi, di Corfù ed Othoni. 

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