Giù gli edifici fatiscenti sul lungomare di Casalabate, nel Salento, e ripartono le demolizioni per "liberare" il litorale della marina. Le ruspe erano entrate in azione già nel mese di gennaio, poi l'improvvisa battuta d'arresto a causa di alcuni ostacoli burocratici legati a problemi di successione ereditaria.
Lo stop e le polemiche
Tante le polemiche degli ultimi mesi per uno stop che aveva rallentato questa storica operazione di risanamento. Si tratta di immobili- per lo più lidi risalenti agli anni '60 e ormai abbandonati - che si trovano nel territorio comunale di Trepuzzi. Il sindaco di Trepuzzi Giuseppe Taurino, con un video su Facebook accanto alle ruspe, ha sottolineato che i lavori di abbattimento per libererare l'arenile saranno terminati entro l'estate: «Il nostro impegno era cancellare questi manufatti che erano ormai un obbrobrio e un'offesa per la nostra marina.
L'intervento di demolizione e di recupero, confluito nel Pnrr per un importo di 2 milioni e 500 mila euro, è inserito in un progetto più ampio di riqualificazione dell'intera Casalabate e già inserita nei progetti del Cis.