Caso Pisicchio, le prime reazioni: «Emiliano dica se è indagato»

Caso Pisicchio, le prime reazioni: «Emiliano dica se è indagato»
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Venerdì 19 Aprile 2024, 18:04 - Ultimo aggiornamento: 18:13

Interrogato dal giudice, Alfonso Pisicchio ha detto al giudice di essere stato avvertito dell'inchiesta dal presidente Michele Emiliano, che lo avrebbe poi costretto a dimettersi. I messaggi tra i due sono ora al vaglio della Procura.

Ma le prime reazioni non sono tardate: Gasparri si chiede se anche Emiliano sia indagato mentre Matteo Renzi, sui social, parla di "doppio scandalo".

«Avevamo pensato male di Emiliano ed abbiamo sbagliato. Avendoci raccontato che insieme a Decaro si sarebbe recato a casa della sorella di un boss criminale di Bari, pensavamo che avesse solo cattive frequentazioni. Invece deve aver conservato qualche contatto con la magistratura. Dalla lettura delle cronache relative all'interrogatorio di Alfonsino Pisicchio, un suo stretto collaboratore arrestato giorni fa a Bari, si evince che lo stesso Emiliano poche ore prima dell'arresto avrebbe avuto uno scambio di WhatsApp con Pisicchio, scrivendo a lui, tra l'altro, di aver appreso 'da fonti romane' che 'c'è una vecchia inchiesta nei tuoi confronti che ha ripreso slancio'".

Le domande di Gasparri

Lo scrive in una nota il presidente del senatori di FI, Maurizio Gasparri. «E quindi Emiliano chiedeva a Pisicchio di dimettersi, altrimenti lo avrebbe revocato.

Cosa che poi ha puntualmente fatto poche ore dopo, annullando l'incarico in una importante società che aveva affidato a Pisicchio. Che poi, poche ore dopo, è stato arrestato. O Emiliano è un fortunato profeta che prevede, senza averne notizia, gli arresti imminenti dei suoi collaboratori o sapeva qualcosa. Per questo diciamo che forse, oltre a frequentare le sorelle dei boss, frequenta ancora qualche persona autorevole che lo avvisa. Peccato che però sembrerebbe che possa aver avuto notizie che dovrebbero essere coperte dal segreto. E vicende di questo tipo costituiscono un reato - rimarca il senatore -. Abbiamo chiesto nei giorni scorsi a Emiliano se avesse revocato il Pisicchio, sapendo dell'arresto, e ha detto pubblicamente che si è trattata di una pura coincidenza. Emiliano evidentemente crede ancora alla Befana e pensa che siamo tutti degli imbecilli che crediamo alle cose che racconta. Ora gli chiediamo pubblicamente: è per caso indagato visto che acquisire ed utilizzare notizie riservate è un reato? Qualcuno, alla luce di ciò che abbiamo letto sui giornali ora, ha aperto un'inchiesta nei suoi confronti? È ancora disponibile alla luce dei WhatsApp che tutti possono leggere sui giornali e che lui ha scritto e ricevuto, a raccontare che la revoca di Pisicchio pochi minuti prima del suo arresto è stata una pura coincidenza? Emiliano è un indovino? Un profeta? O un cantastorie? La sinistra pugliese sta uscendo a pezzi da questa inchiesta. Chissà cosa dirà la Schlein sempre pronta a urlare contro Tizio e contro Caio. Si guardi allo specchio, si faccia una domanda e si dia una risposta, come dice il noto conduttore televisivo», conclude il comunicato di Gasparri. 

Le parole di Renzi sui social

«Dalle cronache appare che il Presidente Emiliano fosse a conoscenza di una indagine penale nei confronti di Pisicchio. E da quello che si legge Emiliano avrebbe detto all’improvviso a Pisicchio: dimettiti o ti caccio. Se i fatti corrispondono al vero, si tratta di un doppio scandalo.” Così in una nota il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva. “1. Qualcuno tra gli inquirenti informava Emiliano? Come faceva Emiliano a sapere dell’indagine? 2. ⁠Emiliano usa le informazioni ricevute per gestire i rapporti politici in Puglia. E lo fa in modo arrogante e violento. La Puglia non cambierà mai finché sarà governata da Michele Emiliano e da quelli come lui”, conclude Renzi.

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