Scommesse, Zaniolo e Tonali ascoltati dalla polizia a Coverciano. Poi lasciano il ritiro. «Notificati atti di indagine»

Fabrizio Corona: «Non solo Fagioli. Altri due calciatori della Nazionale scommettono sulle parttire. Oggi dirò chi sono»
Fabrizio Corona: «Non solo Fagioli. Altri due calciatori della Nazionale scommettono sulle parttire. Oggi dirò chi sono»
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Giovedì 12 Ottobre 2023, 20:25 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 21:38

Non solo Fagioli. Dopo il centrocampista della Juve, altri due calciatori sono finiti al centro del nuovo scandalo scommesse: sono Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali, calciatori di Aston Villa e Newcastle e impegnati in ritiro a Coverciano con la Nazionale di Spalletti. Proprio a Coverciano nel tardo pomeriggio di giovedì sono arrivate le forze dell'ordine che li hanno ascoltati dopo le accuse. I due poi hanno abbandonato il ritiro. Questo il comunicato della Figc: 

«La Federazione comunica che, nel tardo pomeriggio di oggi, la Procura della Repubblica di Torino ha notificato atti di indagine ai calciatori Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo, attualmente in raduno con la Nazionale presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano.

A prescindere dalla natura degli atti, ritenendo che in tale situazione i due calciatori non siano nella necessaria condizione per affrontare gli impegni in programma nei prossimi giorni, la Federazione ha deciso, anche a tutela degli stessi, di consentirne il rientro presso i rispettivi club».

Corona in questura

Due mesi fa sul suo canale Telegram, Fabrizio Corona aveva accusato Nicolò Fagioli di essere affetto da ludopatia, sostenendo che il 22enne «con quella faccia così pulita, da bravo ragazzo, tutto pane e calcio, nasconde una clamorosa dipendenza», rivelando che aveva accumulato debiti per un milione di euro.

E oggi, dopo che il calciatore della Juventus è finito in un'indagine della Squadra mobile di Torino, coordinata dal pubblico ministero Manuela Pedrotta, per un giro di scommesse illegali, Corona annuncia un nuovo clamoroso scoop. Due giocatori coinvolti, secondo quanto riferisce il paparazzo.

Nicolò Fagioli e le scommesse sul calcio: «Si è autodenunciato». La difesa può puntare sulla ludopatia

La pagina di Dillinger News, la nuova testata fondata da Corona, alle 16 ha rivelato i nomi: «Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo». Tuttavia, poco dopo l'annuncio, alla porta di Fabrizio Corona bussa la polizia che lo invita a recarsi in Questura. L'annuncio da parte dello stesso Corona con una serie di storie Instagram: «È venuta a prendermi la polizia a casa. Sto andando in Questura a Milano». 

Fabrizio Corona è stato «convocato negli uffici della Questura di Milano» per essere ascoltato «come persona informata sui fatti» nell'ambito «dell'inchiesta della Procura di Torino» su un presunto giro di scommesse su piattaforme illegali, che vede indagato anche il giocatore della Juventus Nicolò Fagioli. Lo ha spiegato l'avvocato dell'ex agente fotografico, il legale Ivano Chiesa, dopo che Corona in una storia su Instagram ha fatto sapere che si stava recando in Questura. «Sarà sentito dagli investigatori di Torino negli uffici di Milano», ha precisato Chiesa. Nei giorni scorsi, infatti, l'ex "re dei paparazzi", che di recente ha finito di scontare le condanne definitive tornando libero, sul suo sito Dillinger news aveva già fatto il nome di Fagioli prima che emergesse la notizia del suo coinvolgimento nell'inchiesta torinese. Ed ha anche annunciato sui social a più riprese che avrebbe fatto presto altri nomi di giocatori coinvolti in giri di scommesse illegali.

«Anche Tonali e Zaniolo scommettono»

Fabrizio Corona, dopo aver fatto il nome di Nicolò Fagioli, indagato a Torino, tira in ballo in un presunto giro di scommesse sulle partite anche i calciatori Sandro Tonali, ex milanista e ora al Newcastle, e Nicolò Zaniolo, ex attaccante della Roma e ora all'Aston Villa. «Lo fanno anche Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo», dice l'ex agente fotografico in un'intervista al sito Dillinger news, dopo aver annunciato a più riprese che avrebbe fatto altri nomi.

Cosa rischia Fagioli

L’indiscrezione lanciata da Corona all’epoca era stata ripresa solo da Dagospia e non aveva creato grande scalpore. Ora il caso è tornato alla ribalta con la notizia che Fagioli sarebbe indagato dalla Procura di Torino per aver scommesso su siti illegali. Il nome del calciatore della Juventus sarebbe spuntato nel corso delle indagini della Squadra mobile del capoluogo piemontese su un giro di scommesse su piattaforme online. Si indaga per accertare se Fagioli abbia effettivamente scommesso su siti illegali e su cosa. Se dal lato della giustizia ordinaria il calciatore rischia al massimo una multa, da quello della giustizia sportiva le conseguenze potrebbero essere ben più gravi se le accuse trovassero conferma: Fagioli rischia una squalifica di diversi anni.

La parole di Corona

Sul caso Fagioli aggiunge ora, sempre a TvPlay: «Quando ho dato questa notizia, di cui ho tutte le carte possibili e immaginabili, cioè che Fagioli era inguaiato, perché scommetteva da tantissimo tempo e aveva debiti con gente pesante, serba, è stato messo fuori rosa da Allegri, trovando motivi diversi dalla realtà dei fatti. La società lo sapeva e non ha denunciato, sapendo che il giocatore era ludopatico e scommetteva da un anno intero. Quindi, oltre la responsabilità di Fagioli vi è anche quella della Juventus. 

I due giocatori

«Oggi alle ore 16 faccio i nomi di due calciatori, i più importanti della Serie A che giocano in Nazionale, sul sito Dillinger News, e pubblico le prime prove su Telegram alle ore 18, entro un mese scoperchio tutta l'inchiesta. Ho una inchiesta che se viene ragionata veramente deve fermare tutto il calcio italiano», ha detto Corona all'Adnkronos, dopo l'inchiesta che ha colpito il giocatore della Juventus Nicolò Fagioli. «È come tangentopoli, vallettopoli, calciopoli. Ai calciatori è vietato scommettere sul calcio. La maggior parte scommette online, il problema è che il nome che farò oggi scommetteva sulle proprie partite, ma non mentre giocava. C'è differenza tra vendersi le partite e scommettere sulle partite. Qui alla base c'è una malattia, che è la ludopatia, che ha colpito una serie di ragazzi giovani, famosissimi, che guadagnano milioni e che perdono, per avere adrenalina, il loro tempo a scommettere», ha aggiunto Corona. 

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