Moscati, cardiologia e pronto soccorso nel mirino. Cambi anche a Grottaglie

Moscati, cardiologia e pronto soccorso nel mirino. Cambi anche a Grottaglie
di Nazareno DINOI
3 Minuti di Lettura
Lunedì 13 Giugno 2016, 09:36 - Ultimo aggiornamento: 16:07
Il piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia, bocciato dal governo, è stato congelato. Ma il management della Asl di Taranto continua a muoversi e a fare programmi. Secondo quelli presentati dal direttore generale  Stefano Rossi al dipartimento Salute della Regione Puglia, i piani di dismissione e potenziamenti degli ospedali jonici prevedono dei veri e propri stravolgimenti.  Prendendo spunto dal piano dell’emergenza sanitaria estiva, gli uffici di direzione di viale Virgilio hanno previsto la disattivazione dei pronto soccorso dell’ospedale San Marco di Grottaglie e quello del Moscati di Taranto che saranno trasformati in punti di primo intervento (ambulatori affidati al personale del 118 in grado di stabilizzare i pazienti e predisporli per il trasferimento protetto allo stabilimento centrale del Santissima Annunziata di Taranto). Il personale medico e sanitario degli ex pronto soccorso sarà impiegato per rafforzare l’organico del servizio di accettazione e pronto soccorso del Santissima Annunziata.
Lo stesso piano prevede la soppressione dei quattro posti letto della cardiologia e i quattro dell’Unità di terapia intensiva cardiologia del Moscati che saranno trasferiti nella cardiologia e Utic dello stabilimento principale cittadino. Il personale sanitario di questi due reparti destinati alla chiusura seguirà la stessa sorte. Per assicurare le urgenze cardiologiche al Moscati, saranno istituiti turni di pronta disponibilità e un servizio di consulenza specialistica.
Anche i punti nascita e le ostetricie subiranno dei cambiamenti. A perdere, anche in questo caso, sarà l’ostetricia della città delle ceramiche che chiuderà i battenti a vantaggio dello stesso reparto del Santissima Annunziata dove passeranno funzioni, posti letto e personale sanitario, ostetriche e ginecologi.
Ma la vera rivoluzione firmata dal dg Rossi è quella dei pronto soccorso periferici. Secondo un sistema di risposte alle emergenze urgenze basato sul concetto di economicità e migliore prestazione, l’idea di chi dirige la Asl di Taranto è quella di puntare tutti gli sforzi per la creazione di un unico pronto soccorso in ambito provinciale in una logica di presidio ospedaliero complesso già individuato nello stabilimento centrale Santissima Annunziata.
Questo prospetto sarebbe stato già condiviso dal direttore del dipartimento della salute della Regione Puglia, Giovanni Gorgoni mentre alle organizzazioni sindacali regionali è stato solo avanzato senza un loro parere formale.
Questo è quanto vorrebbe il direttore generale Rossi, le cui idee si sovrappongono, in parte, a quelle contenute nel piano di riordino ospedaliero della Regione Puglia «congelato» dal Ministero che per la provincia prevede l’istituzione di un ospedale di secondo livello in città (Santissima Annunziata), uno di primo livello (quello di Castellaneta) e due ospedali di base (Marianna Giannuzzi di Manduria e il Valle d’Itria di Martina Franca).
Sembrerebbe scongiurata, infine, l’operazione «chiuso per ferie» (l’accorpamento di alcuni reparti in deficit di organico per permettere il riposo del personale in difficoltà) che l’anno scorso ha creato non poche polemiche tra utenza e vertici Asl. «Quest’anno – ha fatto sapere il dr Rossi, non ci sarà la chiusura estiva di nessun reparto grazie alla Regione Puglia che ci sta concedendo qualche assunzione a termine».
© RIPRODUZIONE RISERVATA