Maxi frode fiscale, sigilli a beni per 30 milioni di euro

Le fasi del maxi sequestro della Finanza
Le fasi del maxi sequestro della Finanza
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Giovedì 4 Aprile 2019, 10:24 - Ultimo aggiornamento: 10:54
Sotto chiave case, auto e ben 15 punti vendita per un valore di trenta milioni di euro. L'imponete sequestro è stato eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Taranto su disposizione dei magistrati della seconda sezione penale di Lecce. Il provvedimento è scattato per due imprenditori tarantini, padre e figlio, titolari di un'azienda che si occupa del commercio al dettaglio di apparecchiature per le telecomunicazioni e la telefonia. Il clamoroso sequestro è il punto di arrivo delle indagini condotte dai finanzieri sull'attività della coppia di imprenditori che sono accusati di aver messo a segno in modo sistematico e continuativo frodi fiscali mediante l’emissione ed utilizzo di fatture false. Un meccanismo che, secondo gli investigatori, avrebbe consentito agli inquisiti di accumulare beni e risorse economiche sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati, desumendo che tali imprenditori “evasori” vivano abitualmente con i proventi di attività delittuose.
L’ingente patrimonio sottoposto a sequestro è composto da 9 immobili, un terreno, 14 autoveicoli, 4 moto, quote di partecipazioni societarie, polizze assicurative e disponibilità di conto corrente bancario, e sei interi compendi aziendali, con ben 15 punti vendita a Taranto, Manduria e Grottaglie, oltre che a  Bari, Roma e Milano
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