L’opportunità, oltre i rischi e oltre persino la minaccia. L’Intelligenza artificiale proietta la Puglia nel futuro, a tutto tondo. Ed è l’occasione, anche, per modernizzare la Pubblica amministrazione, cercando di garantire servizi al cittadino più efficienti e più rapidi. Lungo il sentiero, tracciato da tempo, della transizione digitale (peraltro una delle missioni cardine del Pnrr). La Regione Puglia, in tal senso, è in primissima linea ed è già con un piede negli scenari di domani. La giunta ha peraltro istituito il Centro di competenza regionale sull’Intelligenza artificiale nella Pubblica amministrazione, che sarà il fulcro della sperimentazioni di soluzioni legate all’Ia. Ma, più in generale, la Regione è impegnata nella processo di digitalizzazione, grazie a un ambizioso piano. Senza trascurare le prime, concrete applicazioni dell’Intelligenza artificiale nella medicina predittiva e le chance che le nuove tecnologie mettono a disposizione delle imprese pugliesi per intraprendere percorsi di innovazione e crescita. Riuscendo a gestire con equilibrio i rischi e costi che l’Intelligenza artificiale può comportare, in termini innanzitutto di impatto sulla forza lavoro e sui livelli occupazionali.
Gli sviluppi
Insomma: tanti fronti aperti e che promettono sviluppi quasi immediati e per certi versi sorprendenti. Le strategie della Regione si inseriscono in un contesto naturalmente più ampio, disegnato dall’Unione europea e - su scala nazionale - anche dal Pnrr. Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza la transizione digitale è uno degli assi portanti.
L'intelligenza artificiale
Sul medio e lungo termine è comunque l’Intelligenza artificiale con tutte le sue sfaccettature il vero game changer, il fattore che ristabilirà regole e assetti. Nel privato e nella pubblica amministrazione: l’introduzione dell’Ia nei processi amministrativi sta già portando a un ripensamento del rapporto tra cittadini e istituzioni. La possibilità di elaborare grandi quantità di dati e fornire analisi predittive consentirà una gestione sempre più razionale delle risorse pubbliche e un miglioramento dell’efficienza operativa e della soddisfazione degli utenti. La sfida è anche per le imprese, affiancate dagli strumenti messi a disposizione dai decisori pubblici, e perciò dalla stessa Regione. Il domani è già cominciato e non può aspettare.