Si chiama “Gli scogli di Taranto” il reportage d’inchiesta a fumetti dedicato a Taranto vecchia firmato da Mattia Moro.
Il fumettista originario di Ortona narra in una serie di tavole l’abbandono e il degrado del borgo antico, che aspetta dagli anni 70 la realizzazione del piano di recupero che avrebbe dovuto salvare il cuore più autentico della città ionica. La storia parte dall’improvviso crollo di un immobile fatiscente da cui si apre la serie di incontri dell’artista con alcuni dei personaggi chiave della città “sociale”, a cominciare da Angelo (Cannata ndr) dell’associazione Le Sciaje, tra le più longeve e attive nel capoluogo ionico, che accompagna Moro nel centro storico. «Quasi tutto è a rischio crollo, qui, o è già crollato». Ma l’artista incontra anche Michele (Loiacono), architetto dell’associazione Labuat, Laboratorio Urbano Architettura Taranto, altra realtà fondamentale per la rinascita della coscienza associativa tarantina, con esperienze pionieristiche di tentativo di riappropriazione degli spazi e partecipazione, come il “Cantiere Maggese”.
Taranto, il “reportage” a fumetti racconta la Città Vecchia
di Alessandra LUPO
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Giovedì 29 Settembre 2016, 13:18 - Ultimo aggiornamento: 17:45
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