Se la strada è un pericolo: strage silenziosa, le mosse

Sempre più gli incidenti in itinere. E a Taranto “alleanza” tra Inail e Confindustria: un’esperienza pilota per i territori

Se la strada è un pericolo: strage silenziosa, le mosse
di ​Nicola SAMMALI
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Venerdì 26 Aprile 2024, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 16:27

Sulle strade della Puglia gli incidenti correlati al lavoro, in particolare quelli che avvengono nel tragitto che quotidianamente porta in azienda o sui cantieri, e poi al ritorno verso casa, rappresentano una percentuale elevata, tanto da spingere Inail e Confindustria Taranto, nel caso specifico, a lanciare una campagna informativa e di sensibilizzazione sulla sicurezza che punta a ridurre il più possibile, se non azzerare, il numero delle vittime.

I numeri 


Nel 2023 in tutta la regione si sono registrati 16 morti e oltre 4mila infortuni, quasi il 20 per cento del totale: sono i cosiddetti incidenti in itinere, un fenomeno «allarmante e inaccettabile», da contrastare anche con la diffusione di best practices rivolte ai lavoratori che ogni giorno si mettono in strada. La strada, come nel caso del comparto del trasporto delle merci, su cui è stato aperto un focus, è essa stessa luogo di lavoro, spesso fatale. La sicurezza sui luoghi di lavoro, tema sempre caldo e trasversale per le drammatiche conseguenze di incidenti che non accennano a diminuire, allarga quindi il suo perimetro di azione. Crescono, allora, le iniziative come quella lanciata da Confindustria Taranto e Inail Puglia, che da anni collaborano insieme su progetti di divulgazione di buone pratiche: #sicurisustrada #sicuriallavoro è soltanto l'ultimo in ordine di tempo, con l'obiettivo di approfondire le dinamiche che portano agli incidenti, oppure ai cosiddetti near miss (sinistri che non si verificano solo per casi fortuiti), e a quelli che avvengono quando ci si reca sul posto di lavoro.

Le strade


Ci sono strade che uccidono più di altre ed è il caso della Statale 100 che collega Bari a Taranto, che conta 9 morti soltanto negli ultimi sei mesi. Una scia di sangue che impone interventi rapidi. Nel corso dei cinque workshop organizzati a partire da ottobre scorso in Confindustria Taranto - con la partecipazione di Inail, Polizia Stradale, Polizia Locale, Anas, Autorità Portuale, R.F.I. SpA e aziende del territorio ionico a vario titolo coinvolte nella tematica della sicurezza - sono stati approfonditi i molteplici aspetti del fenomeno (uso del cellulare alla guida, eccessiva velocità e abuso di alcol), accompagnati da spot diffusi in radio. "Ogni giorno è fatto di scelte, ma quando guidi non hai scelta. Usa la testa e non il cellulare, molla il telefono e guarda la strada. Guidare in sicurezza ti salva la vita e salva quella degli altri. Tu sei quello alla guida, tu sei l'altro". Prevenzione, dunque, e messaggi chiari, come ha ricordato il direttore di Inail Puglia Giuseppe Gigante: «Abbiamo pensato a delle formule di comunicazione "poco istituzionali" ma che ritengo efficaci. Riteniamo questo percorso assolutamente virtuoso». 
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