Don Antonio Coluccia, attentato a Roma: ferito un agente. Il vescovo Seccia: «Gli sono vicino»

La solidarietà del vescovo di Lecce al prete anti mafia e la gratitudine agli agenti della sua scorta

Don Antonio Coluccia
Don Antonio Coluccia
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Martedì 29 Agosto 2023, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 30 Agosto, 23:29

Con lo scooter tenta di investire il prete antimafia, don Antonio Coluccia, nel corso di una marcia per la legalità nel quartiere Tor Bella Monaca a Roma. Colpisce però un agente della scorta del sacerdote, originario di Specchia, nel Salento, e quest'ultimo spara un colpo di pistola che ha ferito l'aggressore all'avambraccio.

Momenti di tensione questo pomeriggio in via dell'Archeologia, mentre era in corso una marcia per la legalità con don Antonio Coluccia, il «prete coraggio» impegnato da 25 anni contro la criminalità organizzata e lo spaccio di droga. L'aggressore, al termine di una colluttazione, è stato fermato ed è stato trasportato all'ospedale Casilino insieme all'agente ferito. 

La telefonata del ministro Piantedosi

Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha telefonato a don Coluccia. Il prete antispaccio si è salvato solo grazie all'intervento di un agente della scorta, travolto dalla moto e fermato dai poliziotti intervenuti in ausilio. Per sincerarsi delle condizioni dell'agente, ora ricoverato al Policlinico Casilino con vari traumi in tutto il corpo, Piantedosi ha chiamato anche il capo della Polizia Pisani.

L'abbraccio del vescovo Seccia

«Gli sono vicino - ha detto l'arcivescovo di Lecce Michele Seccia - in questo delicato e difficile (e non è il primo) momento della sua vita e gli assicuro la preghiera mia e della comunità della sua terra d'origine e la solidarietà sacerdotale del presbiterio della Chiesa di Lecce».

Proprio qualche giorno fa Seccia ha incontrato don Coluccia a Lecce durante una concelebrazione nella basilica di Santa Croce, e in quell'occasione «ho avuto modo di incoraggiarlo per il grande servizio che egli csvolge nella capitale contro la criminalità e lo spaccio di droga. La mia gratitudine - ha aggiunto infine Seccia - arrivi anche agli agenti della sua scorta, in particolare a quelli feriti nell'attentato di ieri, che ogni giorno rischiano la vita per proteggere un vero testimone della fede dei nostri giorni. Il Signore li benedica insieme con le loro famiglie».

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