Ferragni-Balocco, ecco le mail che hanno fatto scattare l'indagine per truffa: «Vendite? Servono a pagare i loro cachet esorbitanti»

Mercoledì 10 Gennaio 2024, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 20:17 | 1 Minuto di Lettura

L'inizio dello scambio di email


Gli scambi tra Balocco e il rappresentante di Fenice e TBS Crew, società della Ferragni, iniziano dopo una chiamata, perché la prima mail dell’azienda dolciaria si apre con: «Ciao! Grazie per la piacevole call! A sintesi degli argomenti trattati: «Sarà la Balocco a contattare l’associazione (in definizione) e sempre la Balocco risulterà come donatrice. La donazione sarà da farsi nel 2022, solo dopo che avremo svelato al mercato il nostro comune progetto – quindi indicativamente dopo maggio, mese nel quale inizieranno i primi incontri con il trade. Definito insieme l’ambito di azione (medico/pediatrico) non vorremmo incorrere in un incidente diplomatico con il Regina Margherita e Gaslini nel destinare la donazione ad altra struttura (es. Bambin Gesù che avete consigliato). Non avendo compreso che il dettaglio della donazione sarebbe stato oggetto del contratto, non ci siamo pronunciati prima se non dopo vostro stimolo. Ecco perché ne è derivata una certa “limitazione” che siamo certe, riusciremo a superare». Dalla prima mail, come riporta l’Autorità del Garante, emergerebbe, quindi, la volontà della società di Chiara Ferragni di inserire la donazione, già prevista dalla Balocco, all’interno dell’accordo per la campagna del “Pandoro Pink Christmas”.

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